
A Firenze
Ladri in casa di Nardella, il jack russel Ginger abbaia e li mette in fuga. E il Pd scopre la legittima difesa canina…
Sul tema sicurezza il Pd è avanti, molto avanti: punta tutto sui cuccioli di cane di casa, messi in giardino a presidiare le case dai possibili furti. Come nel caso dell’ex sindaco di Firenze, Dario Nardella, attuale europarlamentare, che grazie al suo coraggioso “jack russel” di nome Ginger ha sventato un colpo nella sua villa con giardino. Si scherza, ovviamente, ma il fatto è vero. A riferirlo stamani è il quotidiano La Nazione. Il colpo risalirebbe alla notte tra sabato e domenica scorsi: in casa, quando sono entrati i ladri, non c’era nessuno. Nel giardino di casa Nardella c’era invece il cane Ginger. L’allarme ai carabinieri è stato dato poi la mattina dell’11 giugno: al vaglio le telecamere di sorveglianza della zona. Sempre da quanto riferisce il quotidiano, gli autori del furto avrebbe manomesso la rete che delimita il giardino e forzato la porta del piano terra dell’abitazione. Una volta dentro, avrebbero rovistato nei mobili del soggiorno: il bottino sarebbe magro, non sarebbero stati portati via beni di valore. Il quotidiano riferisce anche che l’abbaiare del cane potrebbe aver disturbato i ladri.
Il furto in casa Nardella e l’abbaio del cane
“Il bottino magro (sono stati portati via beni di poco valore), non ha evitato però ai ladri di lasciare tracce del loro passaggio. Alcuni oggetti sono stati spostati e la recinzione che perimetra il giardino leggermente divelta. I carabinieri della stazione di Oltrarno stanno passando al vaglio le telecamere di videosorveglianza della zona. Nardella, contattato dalla redazione, ha spiegato che si è trattato di una spiacevole “visita” ma senza grossi ammanchi. Il merito di aver bloccato il furto, ha continuato l’ex sindaco, va riconosciuto alla cagnolina Ginger, incline ad abbaiare agli estranei e a difendere il proprio ’territorio’. Nessun pericolo, ha aggiunto, hanno corso i suoi familiari, in quel momento non presenti nell’abitazione”, scrive La Nazione.