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La sinistra punta al caos europeo: i socialisti minacciano di sfiduciare von der Leyen, anche la Schlein all’assalto

Difesa e green

La sinistra punta al caos europeo: i socialisti minacciano di sfiduciare von der Leyen, anche la Schlein all’assalto

Esteri - di Monica Pucci - 26 Giugno 2025 alle 07:56

Nel giorno delle minacce di sfiducia dei socialisti europei alla presidente della Ue, Ursula von der Leyen, colpevole di ostacolare l’agenda “green” e di spingere sul riarmo europeo, si consuma lo scontro tra Bruxelles e sul no di Budapest al Gay Pride, previsto per sabato. “Invito le autorità ungheresi a consentire che il Budapest Pride si svolga. Senza timore di sanzioni penali o amministrative contro gli organizzatori o i partecipanti”, scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un post su X, a proposito dell’evento previsto per sabato. “Alla comunità Lgbtiq+ in Ungheria e oltre dico: sarò sempre vostra alleata”, aggiunge von der Leyen, che cerca così di rabbonire la sinistra europea. Ma la replica di Orban è durissima. “Gentile signora presidente, esorto la Commissione europea ad astenersi dall’interferire nelle attività di applicazione degli Stati membri, in cui non ha alcun ruolo da svolgere”.

Socialisti all’assalto della von der Leyen

Durante un incontro di ieri a Palazzo Berlaymont, la presidente del gruppo dei Socialisti e democratici, Iratxe Garcia Perez, ieri, avrebbe consegnato alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, un ultimatum sulla permanenza del suo gruppo nella maggioranza europea. E se non dovesse arrivare, il gruppo è pronto a ritirare la fiducia all’esecutivo comunitario, spiegano le stesse fonti. I socialisti avrebbero chiesto una “immediata dimostrazione di fiducia nei confronti della coalizione europeista” che ha sostenuto il rinnovo della coalizione von der Leyen. I leader socialisti europei si sono ritrovati – nel giorno dello strappo dei socialisti spagnoli con la Nato – ieri sera per una cena informale in un ristorante nel cuore di Bruxelles, a pochi passi da Mont des Arts e non lontano dall’hotel che ospita la premier Giorgia Meloni. Accanto alla segretaria del Pd, Elly Schlein, erano presenti, tra gli altri, il premier spagnolo Pedro Sanchez, l’ex vicepresidente della Commissione europea oggi leader dei laburisti olandesi Frans Timmermans, e la presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo, Iratxe Garcia Perez. Un incontro riservato, al culmine delle tensioni tra i Socialisti e la Commissione di Ursula von der Leyen sul dossier green. Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) avrebbero consegnato a Ursula von der Leyen un ultimatum in cui si chiede a VDL di ritornare sulle politiche “verdi”, recentemente annacquate dalla presidente, e sulle politiche sociali. Se non arrivaressero le robuste rassicurazioni l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, di cui fa parte il Pd, sarebbe pronto ad uscire dalla maggioranza europea e in quel caso ci troveremo di fronte ad uno scenario che apre ad ogni possibilità.

L’ultimatum alla presidente, il commento di Procaccini (FdI)

Ieri, al coro di lamentazioni contro la von der Leyen, s’è unita anche la leader del Pd Elly Schlein, che ha minacciato a sua volta di ritirarle il sostegno.  “Il messaggio alla presidente von der Leyen e anche al Partito popolare europeo è chiaro: basta con la politica dei due forni. Noi non la accettiamo. Anche perché andando dietro al nazionalismo non si fa il bene dell’Europa”, ha detto la segretaria del Pd, parlando alla summer school dei dem a Bruxelles.

Lapidario il commento di FdI a Bruxelles: “Le minacce scomposte dei socialisti alla Commissione von der Leyen si spiegano con l’impossibilità di poter imporre la loro agenda all’Unione europea, come fecero nella scorsa legislatura. D’altra parte, non credo si possa ignorare la democrazia e i popoli europei che hanno indicato in tutte le elezioni degli ultimi anni quali sono i loro bisogni, le loro priorità” scrive in una nota Nicola Procaccini, europarlamentare di Fratelli d’Italia (Ecr).

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di Monica Pucci - 26 Giugno 2025