
Venerdì nero
La protesta dei metalmeccanici diventa fuorilegge: saranno denunciati. Elly prima fomenta, poi fa l’indignata
Dagli aerei agli autobus, dai treni alle navi, oggi venerdì 20 giugno per gli italiani è stato un venerdì nero per i trasporti. Non bastavano i ritardi e le cancellazioni dovuti allo sciopero nazionale, indetto da diversi sindacati di base. Ad essi si è aggiunta la protesta dei metalmeccanici in piazza in diverse città d’Italia per chiedere la riapertura delle trattative sul rinnovo del contratto. In alcuni casi, come a Bologna, con intemperanze fuorilegge, come il blocco della tangenziale con la conseguente paralisi del traffico stradale e autostradale. Ma anche altre città, come Genova, Ancona e Napoli, sono state ostaggio delle proteste.
Metalmeccanici, a Bologna occupano la tangenziale: saranno denunciati
«Senza il contratto il Paese si blocca», hanno urlato gli aderenti alla Fiom Cgil che hanno paralizzato la tangenziale a Bologna. Un ingresso che non era autorizzata e che comporterà la denuncia per i manifestanti, fa sapere la Questura di Bologna. «Anziché seguire il percorso concordato con l’Autorità di pubblica sicurezza, hanno deciso di fare ingresso in tangenziale dall’ingresso 7 in direzione San Lazzaro di Savena nonostante lo schieramento dei Reparti inquadrati della Polizia che, per scongiurare il verificarsi di ulteriori situazioni di pericolo, hanno evitato respingimenti con l’uso della forza».
Caos e disagi che la segretaria del Pd Elly Schlein si appresta a benedire: «Il decreto sicurezza propone 14 nuovi reati e nuove aggravanti e riempie le carceri. Io non sopporto più l’ipocrisia di chi si riempie la bocca a parlare di sicurezza e tagliano i fondi ai sindaci», tuona la segretaria dem. «A pochi giorni dall’approvazione del decreto sicurezza, abbiamo la dimostrazione che avevamo ragione noi: di fronte all’incapacità di dare risposte al Paese sceglie di punire chi si lamenta. È una vecchia tecnica, lo dico a Meloni: si fa il governo del nemico. Durante lo sciopero dei metalmeccanici i lavoratori sono stati denunciati perché protestavano. Ecco l’obiettivo del decreto sicurezza, era non ascoltare il grido dei lavoratori, ora chi si lamenta viene punito. Diamo ai metalmeccanici piena solidarietà».
Giustificano il caos anche i parlamentari M5s delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, che in una nota minimizzano i disagi: «Se una manifestazione sociale autorizzata compie una piccola deviazione e arreca un disagio contenuto, come avvenuto oggi con il blocco per circa un’ora del traffico nella tangenziale di Bologna, dobbiamo arrivare alla brutale repressione penale fino a prevedere il carcere?». I grillini con “piccola deviazione” e “disagio contenuto” cercano di edulcorare la condotta “fuori legge” dei manifestanti.
Rampelli contro Schlein: mandante delle manifestazioni non autorizzate
«L’opposizione con la segretaria del Pd Elly Schlein in testa, si mette a capo dei metalmeccanici che, legittimamente manifestano…ma nei modi illegittimi. È il sindacato che capeggia l’opposizione o è il Pd che fa da mandante ai sindacati?», commenta il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia.
«È di solare evidenza che le proteste sono strumentali, tese a creare artificialmente tensione sociale per contrastare il decreto sicurezza. Certo, per i gruppettari di sinistra è assolutamente normale che decine di migliaia di sedicenti operai occupino la tangenziale bloccando la circolazione. È normale che sindacati con decenni di storia alle spalle, dirottino dal percorso stabilito con la Questura per creare disordini, invadendo l’arteria della circolazione di Bologna e Genova. Ormai – conclude Rampelli – siamo alla sovversione democratica, al teppismo di partiti e sindacati storici e la chiamano libertà…».
I metalmeccanici paralizzano le città, ma niente scuse agli italiani
Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, durante una manifestazione a Mestre ha spiegato le motivazioni della protesta. «I metalmeccanici scendono in piazza non contro qualcuno, ma per rinnovare il contratto. Un anno è passato e Federmeccanica ha deciso di non trattare e questo per noi è inammissibile – ha detto -. Oggi gli chiediamo, dopo 40 ore di sciopero, di riaprire la trattativa». Neanche una parola di scuse, invece per una protesta che ha paralizzato intere città, penalizzando prima di tutto gli italiani.
La tesi di Murelli (Lega): è una vendetta dopo il flop dei referendum
«Lo sciopero è sacrosanto, non è un’arma per attaccare l’avversario politico. Lo diciamo a certi sindacati che, dopo il flop del referendum, vogliono tenere in ostaggio gli italiani durante le vacanze estive per capriccio. Bene dunque il pacchetto salva-vacanze sostenuto dalla Lega e dal sottosegretario Durigon. No a calpestare il diritto alla mobilità degli italiani». Così la senatrice Elena Murelli, capogruppo della Lega in commissione Lavoro.