
Il video della notte
Khamenei: “La battaglia è iniziata”. L’Iran ha attaccato Israele con i missili ipersonici. Cosa sono e dove possono arrivare
L”La battaglia è iniziata”, ha annunciato la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, mentre il Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche. L’Iran ha attaccato nella notte Israele utilizzando la sua arma più pericolosa. i missili ipersonici. Un fronte che si riapre per l’undicesima volta dall’inizio della guerra, e dopo che Donald Trump ha chiesto la “resa incondizionata” della Repubblica Islamica.
L’Iran ha attaccato Israele nella notte
“È stata effettuata “l’11esima ondata dell’orgogliosa Operazione Vera Promessa 3 con missili Fattah-1”, hanno dichiarato i Guardiani della rivoluzione in un comunicato trasmesso dalla televisione di Stato, rimarcando come i missili abbiano “fatto tremare i rifugi”. I missili ipersonici viaggiano a una velocità cinque volte superiore a quella del suono e possono manovrare in volo, il che li rende difficili da intercettare.
Aerei militari israeliani, intanto, hanno preso di mira la capitale iraniana anche prima dell’alba, dopo che l’esercito ha diramato un avvertimento ai civili di lasciare una specifica area di Teheran per la loro sicurezza. L’esercito israeliano ha successivamente dichiarato di aver colpito siti di produzione di armi e un impianto utilizzato per la produzione di centrifughe.
Non ci sono state segnalazioni di vittime degli ultimi attacchi da entrambe le parti. Da venerdì, più di 200 persone sono state uccise in attacchi in Iran, mentre 24 persone sono morte in Israele.
Le minacce di Khamenei
“Nel nome del nobile Haidar, la battaglia ha inizio”. Lo ha dichiarato la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, in un post su X in cui ha citato un nome spesso usato per Ali, considerato dai musulmani sciiti il primo imam e successore del profeta Maometto. “Dobbiamo dare una risposta forte al regime terrorista sionista. Non mostreremo alcuna pietà ai sionisti”, ha aggiunto Khamenei nel post.
La risposta di Trump
Le parole di Khameni sono seguite ai commenti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il quale ha affermato che gli Stati Uniti hanno la capacità di uccidere il leader supremo. “Sappiamo esattamente dove si nasconde il cosiddetto ‘Leader Supremo’. È un bersaglio facile, ma è al sicuro lì. Non abbiamo intenzione di eliminarlo, almeno non per ora”, ha scritto Trump, chiedendo che non “vengano sparati missili contro i civili o i soldati americani. La nostra pazienza si sta esaurendo”. “Resa incondizionata!”, ha scritto inoltre a caratteri maiuscoli, con un messaggio che appare destinato a Teheran. Più esplicito, per quanto sibillino, il post dedicato a Khamenei che segna una svolta almeno a livello comunicativo. Nei giorni scorsi, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito l’esistenza di un veto americano all’uccisione di Khamenei. Il post di Trump ha chiarito che l’eliminazione della Guida Suprema non va scartata a priori.
Cosa sono i missili ipersonici
I missili ipersonici sono armi avanzate in grado di viaggiare a velocità superiori a Mach 5, cioè oltre 6.000 km/h, cinque volte la velocità del suono. Ma non è solo la velocità a renderli innovativi: ciò che li distingue davvero è la combinazione di velocità, manovrabilità e capacità di volo a quote variabili, che li rende molto più difficili da intercettare rispetto ai missili tradizionali.
Esistono due categorie principali:
1. Glider ipersonici (Hypersonic Glide Vehicles, HGV)
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Vengono lanciati da un razzo, come un missile balistico.
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Raggiunta un’alta quota, il veicolo si separa e scivola verso il bersaglio, manovrando lungo il percorso.
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Esempio: il sistema russo Avangard, o il cinese DF-ZF.
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2. Missili da crociera ipersonici (Hypersonic Cruise Missiles, HCM)
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Sono alimentati da motori a statoreazione (scramjet) che funzionano a velocità ipersoniche.
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Volano a quota più bassa e lungo traiettorie più piatte rispetto agli HGV.
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Esempio: il missile statunitense in sviluppo HAWC (Hypersonic Air-breathing Weapon Concept).
Perché sono importanti (e pericolosi)
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Difficili da intercettare: i sistemi di difesa attuali sono pensati per minacce più lente e prevedibili.
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Tempo di reazione minimo: possono colpire in pochi minuti.
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Capacità nucleare o convenzionale: possono trasportare entrambe le testate.
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Rischio strategico: aumentano la tensione tra potenze militari, perché rendono meno efficaci le difese esistenti.