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Inizia il solstizio d’estate: l’importanza astronomica, le radici pagane e il collegamento con il Signore degli Anelli

L'ultima delle stagioni

Inizia il solstizio d’estate: l’importanza astronomica, le radici pagane e il collegamento con il Signore degli Anelli

I celti lo chiamavano Litha, un nome che utilizzò anche Tolkien nella sua saga. Durante l'impero romano, invece, veniva indicato come Saturnalia ed era un'occasione di festa

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 21 Giugno 2025 alle 18:30

È finalmente arrivata l’estate, un evento che nel linguaggio astronomico corrisponde al “Solstizio d’estate”. Si tratta del giorno “più lungo dell’anno”, ovvero il giorno con più ore e minuti di luce nell’anno solare. La giornata è composta da 15 ore e 15 minuti di luce, visto che il Sole è sorto alle 05.36 e tramonterà alle 20.51. Alle 13, la nana gialla che illumina la Terra ha raggiunto il punto di massima elevazione sull’orizzonte. Per 6 mesi l’anno il sole va a nord, e per gli altri 6 scende a sud. Quando è arrivato alla massima estensione, allora si dice che è al solstizio.

Equinozi e solstizi cambiano ogni anno, in base al movimento della Terra intorno al Sole, ma nel caso di giugno il cambio stagionale può arrivare nelle giornate del 20, del 21 oppure del 22.  In antichità, precisamente nel culto romano, l’arrivo della stagione estiva coincideva con le feste dei Saturnalia, che dopo la nascita di Gesù influenzarono anche le celebrazioni cristiane del Natale. Nel culto pagano, il solstizio d’estate era correlato ai riti della luce e della fertilità terrena.

Il solstizio d’estate e l’oscillazione delle date

L’oscillazione della data del solstizio estivo, così come per quello invernale e dei due equinozi autunnali e primaverili, dipende della natura frazionaria della durata dell’anno tropico. Se la durata di un anno fosse precisamente un multiplo intero della durata di un giorno, allora le stagioni seguirebbero un ciclo perfetto e ogni anno inizierebbero sempre nello stesso giorno. Visto che un anno solare dura 365 giorni, ossia quasi un quarto di giorno di troppo, ogni quattro anni le stagioni accumulano un ritardo di circa un giorno. Questo è il motivo per cui ogni anno aggiungiamo un giorno al calendario, ossia il 29 febbraio. Ed è anche la ragione per cui le date dei solstizi e degli equinozi variano.

Il solstizio estivo, il paganesimo e la correlazione con il Signore degli Anelli

Prima della diffusione della dottrina cristiana in Europa, le popolazioni celtiche festeggiavano il Litha, una celebrazione che compare nell’opera De temporum ratione del sacerdote cristiano anglosassone Beda il venerabile, proclamato santo e dottore della Chiesa da papa Leone XIII nel 1899. Il monaco è stato considerato il “padre della storia d’Inghilterra” dopo aver pubblicato un’opera storiografica intitolata Historia ecclesiastica gentis anglorum. È possibile che il celebre scrittore J.R.R. Tolkien abbia ripreso gli studi di Beda per scrivere il libro del “Signore degli anelli”, visto che nella saga fantasy la stagione estiva porta proprio il nome di Litha.

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di Gabriele Caramelli - 21 Giugno 2025