
Rinascita del Garofano?
In Calabria tornano i socialisti e battono il Pd: l’eterno scontro tra riformisti e massimalisti
Dopo anni di esilio, vincono le elezioni in alcuni Comuni importanti, sconfiggendo il centrosinistra e riproponendo il loro storico autonomismo
Sono tornati i socialisti. E hanno vinto le elezioni amministrative in alcuni importanti Comuni della Calabria, battendo il Pd e il centrosinistra. Una notizia che potrebbe preludere a una rinascita del garofano, oltre 30 anni dopo la chiusura determinata da Tangentopoli.
I socialisti e la schiacciante vittoria di Principe
A Rende, comune calabrese che ospita una delle più importanti università italiane, Sandro Principe ha sfiorato il 60% vincendo al primo turno. Nella sua coalizione tutte liste civiche e una sola di partito: quella del Psi. Principe non è un politico qualsiasi. Già deputato e sottosegretario, fu assessore regionale alla Cultura e capogruppo del Pd, dal quale è uscito da anni.
Ma oltre all’incredibile successo rendese, i socialisti hanno vinto le elezioni a Paola (terra nativa del Patrono della regione, San Francesco) con Roberto Perrotta, a Cetraro con Giuseppe Aieta, sempre con il Pd dall’altra parte. Il segretario regionale del Psi, l’ex assessore regionale, Luigi Incarnato, oggi può vantarsi di un fatto incredibile: Cosenza e Rende, città praticamente attaccate, hanno un sindaco socialista (Principe e Franz Caruso per il capoluogo).
Mancini e il precedente del 1993
La Calabria era una delle regioni più importanti per il garofano. Per Giacomo Mancini, che fu segretario nazionale del partito e più volte ministro, per il padre Pietro, costituente, per Francesco e Sandro Principe, Aldo Casalinuovo e tanti altri esponenti di primo piano. Proprio Mancini fu eletto sindaco di Cosenza il 1993 grazie a un accordo (dopo la morte dei partiti) con una lista civica ispirata da quella stessa destra sociale citata dallo stesso Principe in questa campagna elettorale.
La partita per le regionali
Seppure Pd e socialisti collaborino in diverse amministrazioni, gli ultimi risultati elettorali danno a quest’ultimi un potere diverso. Soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali, con la possibilità di indicare il sindaco di Cosenza come candidato a presidente e con il rischio che una frattura provochi ulteriori danni al centrosinistra.
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