
Fino a quando?
Ilaria Salis può pensare alle vacanze: il Parlamento Ue rinvia il voto sull’immunità. FdI: «Vergognoso»
Dopo gli accorati appelli social per la "salvezza", l'esultanza: «La battaglia continua!». La leghista Sardone: «Il suo pianto ha funzionato, almeno per ora. La smetta di sottrarsi alla giustizia»
Ilaria Salis può tirare un sospiro di sollievo, almeno per ora: il voto al Parlamento europeo sulla revoca dell’immunità, richiesta dall’Ungheria, è stato rinviato. A confermarlo è stata la stessa eurodeputata di Avs, con un post sui social. «Apprendo che il voto in Parlamento europeo sulla richiesta di revoca della mia immunità è stato rinviato. Grazie di cuore a tutte e tutti per i tanti messaggi di solidarietà e sostegno. In mezzo alla solita, scontata campagna d’odio e manipolazione dell’estrema destra alleata di Orban, il vostro affetto e senso di giustizia fanno grande piacere. La battaglia continua!», è stato il suo messaggio.
Rinviato il voto sulla revoca dell’immunità a Ilaria Salis
Il rinvio del voto della Commissione Affari giuridici dell’Eurocamera (Juri) era nell’aria da ieri, quando sono iniziate a circolare indiscrezioni al riguardo visto il mancato inserimento nel calendario della prossima riunione, fissata per il 24 giugno a Bruxelles. Non è chiaro allo stato attuale quale sia la ragione, ma si parla di un ritardo da parte del relatore, il popolare spagnolo Adrián Vázquez Lázara, nel depositare la sua relazione.
I dubbi sulla prossima calendarizzazione: luglio o settembre?
Resta sul tavolo la possibilità che il voto venga calendarizzato per la settimana successiva alla sessione plenaria di luglio, dunque per il 14-15 luglio, ma è anche possibile che se ne riparli direttamente a settembre, alla ripresa dopo la pausa estiva.
Dalla sinistra il solito ritornello
«La decisione del relatore di non presentare la relazione nei tempi previsti sembra indicare che non vi sia consenso all’interno della Juri per inviare un’eurodeputata in carica a fronteggiare un processo fortemente politicizzato in Ungheria, dove il regime di Viktor Orban ha chiaramente fatto intendere che la sua condanna è già stata decisa», è stato il commento del gruppo The Left, che ha ricalcato in pieno le recriminazioni di Salis sul procedimento giudiziario nei suoi confronti, in questi giorni ampiamente rilanciate a mezzo stampa e social.
Il 4 giugno, durante una riunione a porte chiuse, gli eurodeputati di sinistra, verdi, socialisti e i liberali non avevano ritenuto le risposte del procuratore ungherese sufficienti a procedere con la revoca delle guarentigie parlamentari.
Procaccini: «Vergognoso. La commissione Juri si pronunci presto»
«Spero che la commissione Juri si pronunci a breve e che la questione possa quindi essere portata in Parlamento», ha commentato il co-presidente del gruppo Ecr, Nicola Procaccini, sottolineando che «è vergognoso che non ci sia alcuna decisione sul suo caso, soprattutto se facciamo un raffronto tra il suo caso e quello di tanti altri eurodeputati anche in questa legislatura».
«Come sapete, nonostante i suoi tentativi recenti di dipingersi come una sorta di angelo in alcuni video – ha proseguito Procaccini – Ilaria Salis è già stata condannata con sentenze definitive per diversi reati. Secondo molti giornali, è stata anche citata dalle autorità giudiziarie in 29 diverse occasioni in relazione a varie azioni e illeciti. Ricordo che le accuse a suo carico sono precedenti al suo mandato parlamentare. Quindi, speriamo in una decisione il prima possibile».
Sardone: «Evidentemente il pianto di Ilaria Salis ha funzionato»
«Il pianto di Ilaria Salis ha funzionato, almeno per ora», è stato poi il commento dell’eurodeputata leghista Silvia Sardone. «Mentre per altri europarlamentari le decisioni sull’immunità sono molto più veloci, Salis rappresenta un’anomalia visto che se ne parla da un anno e addirittura ora viene imposto un rinvio, senza adeguate motivazioni». ha aggiunto Sardone, sottolineando che «è imbarazzante vedere una sinistra disposta a tutto pur di impedirle di affrontare un processo». «A quanto pare – ha detto ancora l’esponente leghista – per loro la giustizia non è uguale per tutti: se sei di sinistra, puoi anche evitare di comparire in tribunale. Noi continueremo a sostenere che Ilaria Salis debba affrontare il processo, anziché continuare a dipingersi come una vittima perseguitata. È ora che smetta di sottrarsi alla giustizia».