
Il consulente di Crosetto
Il tenente colonnello Paglia sul ‘Martello di mezzanotte’: “Gli Usa non ci hanno avvertito, ma l’Italia non si è fatta cogliere impreparata”
L’Italia era informata sull’operazione Usa in Iran denominata Martello di Mezzanotte? “Io penso di no, anche il Ministro lo ha confermato, nessuno sapeva. Ma non è la prima volta che gli Usa si comportano in questo modo. Il solo fatto di assistere allo spostamento di bombardieri americani ha fatto scattare l’allarme nelle nostre difese”. Il tenente colonnello Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valore e consigliere del ministro della Difesa, parla al Tgcom24, senza nascondere le sue perplessità sull’intervento Usa.
“La diplomazia finora ha fallito ma è necessario proseguire con la strada del dialogo. Il problema è che c’è qualcuno che si sveglia la mattina, dimenticando la storia e decide di attaccare”, dice Paglia senza mezzi termini. Tuttavia, “ciò che conta è che l’Italia non si sia fatta prendere in contropiede”. Ed è presto spiegato il motivo: “Il semplice fatto di aver avuto la prontezza a di rimodulare il dispositivo in Iraq è la prova che il Paese non resta a guardare e che l’aspetto primario è la salvaguardia dei nostri soldati”.
Gianfranco Paglia: “L’Italia sta operando per mettere al sicuro i suoi soldati”
Alla domanda se l’Italia aveva capito in anticipo che gli Usa avrebbero attaccato l’Iran agendo di conseguenza per mettere in sicurezza i propri soldati, il veterano di tanti scenari bellici replica: E”‘ quello che fa un Paese serio, una difesa seria. Spesso puntano il dito dicendo che non siamo pronti non siamo preparati questa è la dimostrazione che non è così”. Il consulente del ministro Crosetto evidenzia il rammarico da uomo e da militare: “Dispiace sempre per i civili che non meritano tutto questo: chi paga sono sempre loro e coloro che indossano l’uniforme, che sono quelli che rischiano la vita in prima linea. Voglio evidenziare che l’Italia sta operando nel miglior modo possibile affinché i nostri soldati siano al sicuro”.
Per Paglia, “le prossime 48 ore saranno cruciali”, “per capire come e se l’Iran risponderà che tipo di reazione potrà avere. Ma le priorità restano diplomazia e sicurezza: è questo che fa un Governo serio e un Paese serio”.