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Infanticidio prenatale

Il Regno Unito depenalizza l’aborto “fino alla nascita”: l’ultima follia del progressismo d’Oltremanica

L'emendamento al disegno di legge su criminalità e polizia modificherà la normativa per impedire il perseguimento penale delle donne che ricorrono all’interruzione di gravidanza

Esteri - di Alice Carrazza - 19 Giugno 2025 alle 16:26

Dopo appena due ore di dibattito, 379 deputati britannici hanno approvato alla Camera dei Comuni un emendamento al Crime and Policing Bill che depenalizza l’aborto in Inghilterra, Galles e Scozia. L’iniziativa, firmata dalla laburista Tonia Antoniazzi, passerà ora al vaglio della Camera dei Lord — che potrà solo ritardarne l’entrata in vigore —. Il segnale politico, dunque, è già inequivocabile: nel Regno Unito, l’interruzione volontaria di gravidanza non sarà più sanzionabile in alcun modo, come spiega la parlamentare conservatrice Rebecca Paul, «fino al momento della nascita».

Gran Bretagna: l’emendamento che abbatte ogni limite all’aborto

La misura — si legge sullo Spectator online — risponde al «numero crescente di donne indagate ogni anno» per aver interrotto la gravidanza oltre il limite legale dei 6 mesi. Ecco così la soluzione: eliminare il limite stesso. Così, mentre i reparti di neonatologia salvano ogni giorno neonati di 24 settimane con cure appropriate, altrettanti feti della medesima età potranno essere soppressi, perché non desiderati e nessuno dovrà rispondere di ciò.

Verso una forma di infanticidio prenatale

Non è questione di ideologia, né di morale imposta. L’aborto è — e resta — un diritto delle donne, specie nei casi in cui la gravidanza sia frutto di violenza o minacci la salute della madre. Nessuno nega questa libertà. Ma dopo 24 settimane  il feto non è più un “grumo di cellule”: è un essere umano formato, un bambino in carne ed ossa, capace di reagire agli stimoli e, come dimostrano gli studi, di provare dolore. Eppure, Oltremanica, ormai si è accettata una nuova normalità: quello che di fatto appare come un infanticidio prenatale autorizzato. 

Quanto all’insistenza di Antoniazzi sul fatto che il Offences Against the Person Act del 1861 — per il quale già nel 1967 erano state introdotte eccezioni con la legge sull’aborto — venga oggi «usato contro donne e ragazze vulnerabili», va detto che quella legge copre ogni sorta di reato, inclusi i gravi danni fisici. Non è dunque l’esistenza della legge il problema, ma semmai l’uso distorto che oggi si fa del concetto di libertà di scelta.

I conservatori: “Scelta sbagliata”

«Se questa diventasse legge, i bambini completamente sviluppati e giunti al termine della gravidanza potrebbero essere abortiti senza alcuna conseguenza legale per la donna», ha replicato duramente Rebecca Paul alla Camera bassa. «La ragione per cui criminalizziamo l’aborto tardivo non è punitiva, è protettiva. Introdurre un deterrente per simili atti serve a proteggere le donne».

«Le proteggiamo dal tentativo di praticare un aborto in casa in condizioni pericolose per la loro salute. Le proteggiamo da partner violenti o familiari coercitivi che potrebbero spingerle a interrompere gravidanze già molto avanzate». E chiarisce: «Si cerca di risolvere un problema reale, quello del crescente numero di procedimenti penali, con una soluzione sbagliata».

Dal Covid al caso choc

Lo Spectator ricorda che prima del Covid le donne dovevano recarsi fisicamente in una clinica per ottenere i farmaci abortivi, sotto la supervisione di personale esperto, capace di valutare lo stadio della gravidanza. Durante il lockdown, per facilitare l’accesso, il governo ha autorizzato l’invio delle pillole abortive direttamente per posta, sulla base di una semplice autodichiarazione.

Così, si sono verificati casi come quello, riportato dalla testata, di una donna ha interrotto una gravidanza di 32 settimane, somministrandosi pillole abortive concepite per i primi due mesi. «Un caso terribile, che mostra con durezza le falle dell’attuale sistema», evidenzia Paul. E ora, con la nuova legge, persino certi atti diventano legittimi.

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di Alice Carrazza - 19 Giugno 2025