
L'ultima follia
“Il Negroni è razzista”, la cultura woke non risparmia nemmeno lo spritz: rissa a Pordenone
Due gruppi di giovani, con alcuni stranieri, sono quasi venuti alle mani per il nome della famosa bibita, ritenuto offensivo. Mentre è solo il nome del fondatore della casa
Anche il Negroni, il famoso aperitivo dal quale si ricava lo spritz, finisce sotto la scure della cultura woke, con una quasi rissa, per come riporta Il Giornale, avvenuta il 16 giugno in Friuli, a Pordenone. La bevanda sarebbe intrinsecamente razzista per un semplice, incredibile motivo: riporta la parola Negro.
Il Negroni e la rissa di Pordenone
Secondo quanto scrive il quotidiano milanese, “tutto è iniziato con una semplice ordinazione del Negroni. Tanto è bastato a scatenare la tensione tra i due gruppi presenti al bar Primavera di Pordenone. Alcuni ragazzi di origine stranieri hanno ritenuto “offensiva e razzista” la denominazione del cocktail”. Sono subito volate parole grosse tra i due gruppi di giovani, in totale sette, che sono stati divisi mentre andavano alle mani. Tra loro presenti due ragazze. Fortunatamente nessuno si è fatto male, ma sarebbe stato uno dei primi casi di rissa woke.
Perché l’aperitivo si chiama Negroni
Il Negroni è un cocktail italiano classico, a base di gin, vermouth rosso e Campari, servito in un bicchiere old fashioned con ghiaccio e guarnito con una fetta d’arancia. La sua storia è legata al conte Camillo Negroni, che nel 1919 chiese al barman del Caffè Casoni di Firenze di rinforzare il suo americano sostituendo la soda con il gin. Quindi, si chiama Negroni semplicemente come il suo fondatore ed è persino ultroneo ripeterlo. Se si fosse chimato Rossi l’aperitivo si chiamerebbe Rossi.
I possibili nuovi obiettivi woke: il tartufo nero ?
Il Giornale, non tanto ironicamente, fa la lista dei possibili, nuovi obiettivi della cultura woke. Dall’amaro Montenegro, (ma forse bisognerebbe riconsiderare proprio il nome del piccolo Stato di origine slava), fino al tartufo nero, che è molto popolare nel nostro Paese. L’elenco potrebbe essere infinito, comprendendo il Nero d’Avola, vino siciliano doc, fino a tutta una serie di cibi e località che riportano parole non “politicamente corrette”. Tempi tristi, tempi woke.
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