
Operazione trasparenza
Green-gate, arriva la nuova commissione per controllare la spesa. FdI: “Restituiamo verità ai cittadini sui soldi spesi”
L'obiettivo principale - spiega Fidanza - è quello di stilare una relazione finale tra sei mesi «in cui si andranno a evidenziare tutte le magagne che sicuramente troveremo e a proporre delle modifiche regolamentari affinché ciò non accada più»
«È una bella notizia la formazione di un gruppo di lavoro all’interno della Commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo per fare luce sul caso Green-gate». Queste le parole dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia ed Ecr Nicola Procaccini, in un punto stampa a margine della plenaria in corso all’Eurocamera. Poi ha annunciato: «Non sarà uno strumento di investigazione sul Green Deal ma certamente chiarirà alcuni lati oscuri».
La prima idea dei parlamentari europei di FdI era quella di creare una vera e propria commissione d’inchiesta, per analizzare l’effetto dei presunti finanziamenti illeciti della precedente Commissione europea alle ong ambientaliste. «Purtroppo la nostra richiesta non ha avuto la maggioranza sufficiente, cosa che ovviamente noi già sapevamo – ha spiegato Procaccini – motivo per cui abbiamo convenuto di votare a favore comunque di un working group, cioè di una sorta di commissione all’interno della commissione Cont finalizzata ad accertare ciò che è accaduto».
Green-gate, FdI ed Ecr: soddisfatti per il gruppo di lavoro
L’eurodeputato ha spiegato che la creazione del gruppo di lavoro è stata resa possibile da un’alleanza composta da Ppe, Ecr e Patrioti, «una maggioranza di destra a cui si è opposta la sinistra, non avendo però i numeri per bloccarla. Chiaramente noi avremmo voluto uno strumento ancora più incisivo». Sebbene la prima idea fosse quella di istituire una commissione d’inchiesta sul Greengate, Procaccini ha spiegato che i gruppi si ritengono comunque soddisfatti per il risultato. Dello stesso avviso l’europarlamentare di FdI Carlo Fidanza che ha rivendicato l’azione per la trasparenza, sottolineando che il nuovo gruppo potrà vedere i documenti per «andare a verificare, contratto per contratto, se ci sono state delle interferenze” come quelle supposte da alcuni articoli.
Fidanza: «Restituiamo la verità sulle spese ai cittadini»
L’obiettivo principale, ha spiegato Fidanza, è quello di stilare una relazione finale tra sei mesi «in cui si andranno a evidenziare tutte le magagne che sicuramente troveremo e anche a proporre delle modifiche regolamentari affinché ciò non accada più», ma anche per «restituire un po’ di verità ai cittadini che hanno il diritto di sapere come vengono spesi i soldi pubblici». Inoltre, il gruppo di lavoro potrà controllare se nei contratti di prestazione tra Commissione e ong fosse effettivamente prevista un’attività «finalizzata al convincimento e al lobbying nei confronti dei parlamentari. Cosa che peraltro pone anche una questione di lealtà istituzionale, di rispetto delle prerogative tra le diverse istituzioni europee».