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Giornata mondiale della minigonna: la rivoluzione che cambiò moda, morale e società

Simbolo di femminilità

Giornata mondiale della minigonna: la rivoluzione che cambiò moda, morale e società

Una risvolto sopra il ginocchio che fece la storia: un capo femminile senza tempo, potente e sensuale, nel ricordo di Mary Quant e della sua sfida al conformismo

Cronaca - di Demetra Orsi - 6 Giugno 2025 alle 19:39

In principio fu un orlo alla caviglia. Poi venne una cucitura alzata appena sopra il ginocchio. E infine, la rivoluzione. Oggi, 6 giugno, si celebra la Giornata mondiale della minigonna, tributo secolare a un indumento che ha avuto il merito, o la colpa – a seconda dei punti di vista – di svelare le gambe e sbugiardare la morale. Una striscia di tessuto, niente più. Eppure capace di scatenare scandalo, desiderio, segnare generazioni, dividere salotti, lanciare mode e infrangere costumi.

La minigonna: nasce a Londra o a Parigi?

L’invenzione è contesa. Da una parte Mary Quant, inglese di sobborgo con il talento dell’anticonformismo e l’estro di chi sa dove finisce l’eleganza e inizia la provocazione. Dall’altra André Courrèges, couturier francese che nel 1964 a Parigi presentava vestitini a trapezio talmente corti da turbare persino le mannequin. Ma è Mary, con quella frangetta da studentessa ribelle e i collant colorati al posto delle calze con giarrettiera, a trasformare una provocazione sartoriale in un manifesto culturale. Accorciare l’orlo fino ai limiti del consentito non fu solo un vezzo estetico: fu un affronto alla Gran Bretagna ancora impolverata dall’era vittoriana e un calcio alle ginocchia del perbenismo borghese.

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di Demetra Orsi - 6 Giugno 2025