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Genova, il campo sfatto già litiga. La consigliera Russo (Pd) non vota il presidente deciso dal Nazareno

Dem divisi

Genova, il campo sfatto già litiga. La consigliera Russo (Pd) non vota il presidente deciso dal Nazareno

Prime crepe nel centrosinistra alla seduta inaugurale del consiglio comunale. L'esponente dem: il mio è un atto politico, non un capriccio. Non posso legittimare un metodo che non premia il lavoro e il territorio

Politica - di Stefania Campitelli - 18 Giugno 2025 alle 15:19

A una manciata di giorni dal voto di Genova salutato dal centrosinistra come un avviso di sfratto al governo si consuma la prima frizione, all’interno del Pd. Altro che campo largo e “testardamente uniti”. In occasione dell’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale, per cui il centrosinistra ha designato Claudio Villa, la consigliera Monica Russo del Pd ha annunciato e poi confermato il suo voto con scheda bianca. Una presa di distanza pubblica dalla linea della coalizione durante la prima seduta dell’amministrazione guidata dalla sindaca Silvia Salis.

Genova, prime defezioni nel Pd

“Il voto con scheda bianca che esprimerò oggi in Consiglio Comunale non è un gesto simbolico, né un capriccio personale. È un atto politico consapevole e coerente”, dice la consigliera. A monte del dissenso ci sarebbe l’esclusione della stessa Russo dalla rosa di nomi per la presidenza del Consiglio. Nessuna convocazione per le riunioni preparatorie, né consultazioni degli organismi di partito, protesta  la consigliera che denuncia un “problema di democrazia interna”.

La consigliera dem Monica Russo non vota il presidente del Consiglio

“Non sono io la vera esclusa – ha aggiunto – ma un pezzo di città che ancora una volta resta senza rappresentanza. Le periferie, i cittadini, il lavoro quotidiano. Votare scheda bianca significa non legittimare un metodo che ignora il radicamento nei territori”. Dopo anni di lavoro nei quartieri del Centro Ovest – si sfoga Russo – dopo una campagna elettorale condotta con impegno e onestà, e dopo aver raccolto 844 preferenze, “prendo atto che quel lavoro e quel consenso non hanno avuto alcun riconoscimento. Né peso nelle decisioni assunte dal mio partito e dai vertici della coalizione, dentro e fuori il Consiglio”.

“Resto nel Pd ma non subisco passivamente”

Russo conferma la propria appartenenza al Pd ma rivendica piena autonomia. “Resto nel Pd, ma non intendo più aderire passivamente a dinamiche che rispondono a logiche di equilibrio interno, anziché a quelle della rappresentanza. Continuerò a lavorare come ho sempre fatto. Nel merito delle proposte, accanto ai cittadini, con la libertà di chi non deve niente a nessun meccanismo di potere”.

L’augurio alla nuova sindaca Silvia Salis

Poi un messaggio alla nuova amministrazione: “Alla sindaca Salis auguro buon lavoro. Genova ha bisogno di discontinuità vera e i quartieri più fragili hanno diritto a risposte urgenti. Da parte mia ci sarà sempre attenzione, disponibilità e senso istituzionale. Ma anche un impegno rigoroso, senza sconti, nel difendere chi, ancora una volta, è rimasto fuori”.

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di Stefania Campitelli - 18 Giugno 2025