
Tempo di primi bilanci
Fidanza: «Fieri del lavoro fatto nell’Ue in questo anno dalle elezioni. FdI sempre più centrale»
Il capodelegazione all'Europarlamento: «In questi dodici mesi FdI è stata centrale, di concerto con il presidente Meloni e i nostri ministri, nel cercare di modificare i tanti errori della passata legislatura»
«È passato un anno dalle elezioni europee ed è tempo di un primo bilancio». Così Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo. «FdI, grazie allo straordinario risultato del giugno 2024, rappresenta oggi con i suoi 24 membri la più grande delegazione italiana e la terza più grande dell’intero Parlamento europeo. La centralità politica di FdI – prosegue – si è da subito manifestata con la conferma di Nicola Procaccini alla co-presidenza del gruppo ECR, con l’elezione di Antonella Sberna a vicepresidente del Parlamento e con il risultato più importante, la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione».
«In questi dodici mesi – sottolinea Fidanza – FdI è stata centrale, di concerto con il presidente Meloni e i nostri ministri, nel cercare di modificare i tanti errori della passata legislatura, lavorando per costruire ogni giorno quella maggioranza alternativa di centrodestra che gli elettori europei hanno chiesto col loro voto».
«Lo abbiamo fatto – spiega – per portare buon senso e pragmatismo nella transizione ecologica difendendo la nostra industria e la nostra agricoltura, semplificare la babele di norme burocratiche che penalizzano imprese e cittadini, portare il modello Meloni sul contrasto all’immigrazione irregolare ad essere il modello di riferimento a livello europeo. Ci siamo battuti per la libertà e la democrazia ovunque nel mondo, come dimostra il nostro ruolo nell’attribuzione del premio Sacharov ai leader dell’opposizione venezuelana; abbiamo reso onore a pagine strappate della nostra storia, dalle foibe (con la prima mostra ospitata al Parlamento europeo) al sacrificio di Sergio Ramelli; abbiamo difeso l’immagine dell’Italia da una certa sinistra anti-nazionale che ha cercato ogni occasione per utilizzare il Parlamento europeo come palcoscenico per attaccare il governo Meloni». Dunque, «siamo molto orgogliosi del cammino fatto in questo anno e continueremo a lavorare – conclude il capodelegazione di FdI al Parlamento europeo – affinché l’Italia sia sempre più forte e ascoltata».
(Italpress)