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Giornata della Marina Militare

164 anni di storia

Festa della Marina militare con la Amerigo Vespucci a Genova. Meloni: “Orgogliosi di voi”

Il veliero storico dell'Armata blu fa ritorno nel porto ligure, accolto dal presidente della Repubblica e dal ministro della Difesa: "Le nostre donne e uomini rappresentano un’eccellenza tutta italiana"

Politica - di Alice Carrazza - 10 Giugno 2025 alle 18:16

L’Italia si è affacciata al mare con l’orgoglio di chi non ha mai distolto lo sguardo dall’orizzonte. Lo ha fatto a Genova, nel giorno della Giornata della Marina Militare, celebrando il ritorno in patria della nave Amerigo Vespucci al termine di una traversata che ha toccato cinque continenti, 32 Paesi, 53 porti. Una mappa di fatica e orgoglio che ha riportato la Nazione al centro del mondo, sotto il segno del tricolore.

Marina Militare: 164 anni di storia

Ma non è la ricorrenza di un’istituzione a far vibrare le corde della memoria: è la memoria stessa a salpare ogni anno dal porto della storia. Il 10 giugno non ricorda l’atto di nascita della Forza Armata – che pure compie oggi 164 anni – bensì una delle sue azioni più ardite. Quella compiuta dai Mas italiani a Premuda, nel 1918, quando Luigi Rizzo e Giuseppe Aonzo, al comando di due motoscafi armati siluranti, affondarono la corazzata Santo Stefano della marina austroungarica, segnando il collasso morale del nemico. Un colpo di mano che la storia della marineria mondiale ancora studia.

Le parole dell’Ammiraglio Credendino

Nel solco di quell’impresa, il Capo di Stato Maggiore della Marina l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino ha ripercorso episodi, valori e sfide che hanno forgiato l’identità della Marina. «L’azione di Premuda fu il frutto di una strategia lungimirante della Marina nella scelta di mezzi assolutamente innovativi e delle relative tattiche di impiego», ha detto, ricordando come «i suoi protagonisti furono lucidi e fermi nelle decisioni, sostenuti da coraggio, passione e senso del dovere che portano il cuore oltre l’ostacolo».

Il comandante lo ha detto chiaramente: «Lo straordinario viaggio del Vespucci, in fondo, è la metafora della vita di noi marinai: un viaggio difficile e impegnativo che richiede tanto sacrificio e determinazione, anche per affrontare le tempeste che inevitabilmente si incontrano nella vita, ma che rimane sempre un viaggio unico e straordinario».

Mattarella e l’omaggio del Quirinale

Il rientro in patria della nave più celebre della Marina è stato accolto dalle più alte cariche dello Stato. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è salito a bordo e ha parlato di un «capolavoro di maestria di navigazione». Ha ricordato il passaggio a Capo Horn come «il momento più emozionante» e ha scritto nel libro di bordo parole che pesano come ancora: «Due anni, straordinari e affascinanti, che hanno condotto l’Italia nel mondo, con una prova di maestria di navigazione esemplare».

Mattarella ha poi indirizzato un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Marina: «Le donne e gli uomini della Marina Militare rappresentano un’eccellenza, il volto di un’Italia che si fa carico, con alto senso di responsabilità, della missione di contribuire a salvaguardare la pace e la sicurezza, in aderenza ai valori costituzionali».

Meloni: “Agli uomini e le donne che portano in alto il Tricolore”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto rendere omaggio alla Marina con un messaggio chiaro e diretto pubblicato su X: «Desidero rivolgere un pensiero di profonda gratitudine a coloro che ogni giorno servono la Nazione con disciplina, coraggio e senso del dovere. Con il loro impegno garantiscono la sicurezza dei nostri mari e rappresentano l’Italia nel mondo, portando in alto il tricolore con onore e professionalità». Infine, «L’Italia è orgogliosa di voi».

Le istituzioni celebrano

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha poi posto l’accento sulla portata strategica dell’impresa: «Uno straordinario esempio di come si possa fare sinergia tra diversi aspetti italiani. Utilizzare un simbolo della Marina Militare per portare in giro per il mondo l’Italia nella sua interezza, nella sua bellezza». E ha aggiunto: «Le navi non si muovono da sole. La nave si muove se tutte le persone a bordo, dal più basso in grado all’ammiraglio, fanno il loro dovere».

A ringraziare l’Armata blu anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: «Coraggio, sacrificio, disciplina. Onore e grazie alle donne e agli uomini in divisa che difendono il nostro Paese». Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto seguito, ricordando anche chi dato la sua vita per salvare la Patria: «Un pensiero a chi è caduto durante l’adempimento del dovere». Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, anch’egli presente a Genova, ha dichiarato: «Penso a quegli uomini e donne che operano con onore nella lotta al terrorismo internazionale, nel contrasto alla pirateria e nella tutela della libera navigazione».

Il ministro Musumeci ha parlato di «eccellenza indiscussa», il ministro Valditara di «modello prezioso per le nuove generazioni». La sottosegretaria Frassinetti ha detto: «La Marina Militare si è sempre contraddistinta per azioni eroiche». E Gilberto Pichetto Fratin, titolare del dicastero dell’Ambiente, non poteva non fare un accenno al suo campo: «Un chiaro messaggio di educazione ambientale».

Un orizzonte da condividere

Credendino ha concluso rivolgendo un pensiero commosso al medico di bordo Daniele Marino, scomparso in Brasile. Poi ha raccolto le fila, le anime, i ranghi: «Ogni giorno abbiamo in attività una media di 30 navi, due sottomarini e compagnie della forza anfibia, che operano in tutti i quadranti del globo per tutelare gli interessi del nostro Paese».

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C'è un commento:

  1. Francesco ha detto:

    Orgoglioso di avere fatto il servizio militare di leva nella Marina Militare, negli anni 1970-1972. Ancora oggi se potessi lo rifarei!

di Alice Carrazza - 10 Giugno 2025