
L'intervista
Emergenza dipendenze e nuove droghe, parla lo psichiatra: “La cannabis è letale, provoca danni irreversibili”
Colloquio con il vice coordinatore vicario del tavolo sulla salute mentale su vecchie e nuove dipendenze tra i giovani
L’emergenza continua su vecchie e e nuove dipendenze tra i giovani torna prepotentemente alla ribalta. Giuseppe Nicolò , vice coordinatore del tavolo ministeriale sulla salute mentale, docente di psichiatria, curatore del nuovo Dsm, ne parla con il Secolo D’Italia.
Un ragazzino ha avuto una crisi di ansia dopo essere stato staccato dallo smartphone. Le dipendenze tecnologiche sono una nuova emergenza?
Le nuove dipendenze sono certamente un’emergenza, ma sono anche frutto di una cultura tutto e subito e soprattutto che il divieto il rispetto di una regola è diventato un equivalente di un sopruso o di una violenza. Le interazioni umane sono fatte di regole di distanze di prossimità e di reciprocità e soprattutto di una tempistica interpersonale che va rispettata: le nuove tecnologie risolvono questo problema, uso il termine risolvono in senso paradossale, in quanto il dispositivo elettronico ci dà immediatamente la risposta o ci soddisfa l’esigenza che stiamo presentando in quel preciso momento senza un tempo di reciprocità. Gli effetti sul cervello di questi dispositivi sono ovviamente noti, ma senza criminalizzare in sé l’uso della tecnologia dobbiamo anche immaginare che questa non ci può sottrarre gli spazi di socializzazione e di conoscenza dell’altro e quando questo avviene siamo certamente in un ambito psicopatologico.
Quale può essere la strategia per affrontare questa emergenza e convivere in maniera sana con le tecnologie?
Innanzitutto, non è più immaginabile che un dispositivo elettronico sia dato senza controllo a un ragazzino appena dodicenne, e soprattutto dobbiamo immaginare che chi ha in mano un dispositivo debba essere assolutamente istruito, anche in termini di cybersecurity, perché quel dispositivo può essere raggiunto da chiunque e può essere un oggetto che espone il bambino a determinati rischi. Inoltre in alcune situazioni tipo a scuola, a tavola in contesti sportivi, l’uso del cellulare dovrebbe essere sospeso. Notiamo costantemente che le persone sono più attratte dalla notifica del proprio cellulare piuttosto che dall’essere umano che hanno di fronte . Strategie ce ne possono essere tante come quella di offrire opportunità diverse dal dispositivo e anche adottare strategie di comunicazione anche pubblicitarie da parte dei nostri ministeri in cui viene enfatizzato non il possesso di un dispositivo di un telefonino ma per esempio alcune attività che promuovono , come ad esempio lo stare insieme ai pari e svolgere attività che siano stimolanti per il corpo e per la mente. Ultimo aspetto è anche importante che gli adulti abbiano dei tempi da dedicare ai minori senza la mediazione del telefonino.
Tra le vecchie dipendenze le droghe sono in crescita. Cannabis, cocaina e altre sostanze, con un coinvolgimento intergenerazionale. ..
La cannabis è veramente una droga pericolosa perché uccide lentamente i neuroni e aumenta la vulnerabilità anche di chi non è predisposto a sviluppare disturbi mentali gravi. La cannabis purtroppo è spesso spacciata per una droga leggera e questo invoglia il consumatore ad utilizzarla immaginando che effettivamente sia leggera o addirittura che non sia una droga. Alcune ricerche hanno anche dimostrato che la percezione dei genitori riguardo l’uso di cannabis dei figli è quasi normalizzante e che la gran parte dei genitori ritiene che questo non sia un problema.
Per citare dei dati noti in letteratura, nelle città in cui disponibile cannabis a più alto tenore di THc abbiamo un tasso di esordio schizofrenico nettamente più alto, in alcuni paesi in cui sono stati registrati i dati nel corso del tempo dopo la legalizzazione, per esempio in Colorado dove la marijuana è stata legalizzata nel nel 2012 si è assistito a un aumento degli degli utilizzatori del 66% nelle persone sopra i 26 anni del 52% in quelle tra 18:25 e del 38% in quelle tra 12:17. Al contrario la percezione della pericolosità della cannabis è scesa del 55% e aumentato invece l’ospedalizzazione delle persone che usano cannabis del 147% e gli avvelenamenti da cannabis sono aumentati del 310% sulla popolazione totale e di oltre il 550% nei bambini. Questo giusto per dire che danni sono stati fatti affermando che sia una droga leggera. L’uso di crack ,di cocaina si sta anche diffondendo nelle popolazioni molto giovani in quanto si sono anche abbassati i costi della singola dose e gli effetti sono immediati. Dopo una singola dose di crack si sviluppa già dipendenza. È bene ricordare che in Europa il 20% di tutti i decessi che avvengono tra i 15 e i 35 anni sono collegati a un overdose di sostanze d’abuso. In Italia il 46% dei decessi è stato attribuito all’assunzione di oppiacei in particolare eroina, il 28% da sostanze non ben specificate comunque anche dei mix di sostanze e il 25% dei decessi è stato attribuito alla cocaina tutto questo nel 2023.
L’intelligenza artificiale può essere un’opportunità o come molti ritengono una sorta di profezia kubrickiana che sostituisce l’elemento umano?
Come ogni cosa dipende dall’uso che se ne fa e in questo momento l’intelligenza artificiale nell’ambito della medicina è una risorsa potentissima che va utilizzata a vantaggio dei pazienti, soprattutto in quell’ambito in cui è necessario prendere delle decisioni, tenendo conto di migliaia di variabili e in tempi brevi. È ovvio che se utilizziamo l’intelligenza artificiale per organizzare ogni aspetto della nostra vita, la nostra vita diventa sicuramente meno intelligente.