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sospetta truffa sull’energia per oltre 10 mln di danni erariali

Dopo i furbetti del superbonus spuntano quelli dell’efficientamento energetico: sospetta truffa da 10mln di danni erariali

Cronaca - di Italpress - 23 Giugno 2025 alle 14:50

I Finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone hanno scoperto una probabile truffa plurimilionaria ai danni del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e del Gestore dei Mercati Energetici (GME), attuata da 3 società attraverso i suoi 6 amministratori, per un danno erariale quantificato in 10 milioni e 417 mila euro. Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Pordenone, hanno riscontrato «il presumibile ottenimento indebito – si legge in una nota – con conseguente negoziazione, di oltre 50 mila Titoli di Efficienza Energetica (TEE) – meglio noti come “Certificati Bianchi” – strumenti che attestano l’ottenimento di risparmi negli usi finali di energia tramite interventi e progetti di incremento dell’efficienza energetica».

La norma prevede che quando un operatore – autorizzato ed accreditato presso l’Autorità per i servizi energetici – proponga di realizzare un progetto di efficienza energetica che comporti una riduzione dei consumi di gas o elettricità, possa richiederne la validazione al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), e, così, ottenere, dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), uno o più certificati, a condizione, però, che il committente dei lavori, in cambio di uno sconto in fattura, rinunci alle detrazioni fiscali previste dalle norme nazionali.

Sospetta frode sull’efficientamento energetico a Pordenone

I certificati ottenuti possono essere scambiati sul mercato gestito dal GME o venduti ai grandi distributori di energia (Aziende con pacchetto clienti superiore alle 50.000 unita). Nel caso di specie, «l’amministratore di una Società di Servizi Energetici (SSE) pordenonese – scrivono le Fiamme gialle – priva di strutture logistiche e dipendenti, pare essere riuscito ad ottenere, dal 2013, i “Certificati Bianchi” facendosi validare, dal GSE, 292 progetti attestanti l’installazione di prodotti con risparmio energetico presso altrettanti clienti (privati, imprese e condomini), puntualmente indicati grazie all’opera compiacente degli amministratori di altre 2 imprese – una di rivendita di materiali termoidraulici ed edili ed una di distribuzione di pannelli solari – che avevano ottenuto, da alcuni installatori loro clienti, i nominativi di effettivi committenti di intervento di efficientamento energetico, che non avevano fruito della relativa detrazione fiscale».

Le 292 richieste – create ad hoc per l’ottenimento dei contributi e riferite a lavori non eseguiti o comunque a interventi in cui la società pordenonese non ha fornito alcun supporto – hanno consentito alla predetta impresa di ottenere ben 50.322 TEE che, al valore di scambio nei vari periodi nei quali sono stati negoziati, hanno consentito alla compagine criminale di realizzare un profitto di 10 milioni e 66 mila euro.

Danni erariali per 10 milioni 417 mila euro

La Procura della Repubblica di Roma, subentrata a quella di Pordenone per ragioni di competenza territoriale, ha formalmente contestato ai 6 amministratori – in piena sintonia con la tesi investigativa delle Fiamme Gialle – la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e, alle 3 società coinvolte, la «responsabilità amministrativa degli enti», con la notifica ai soggetti coinvolti della conclusione delle indagini preliminari. Accanto alle indagini penali, i Finanzieri hanno interessato la Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Friuli Venezia Giulia che, all’esito dei disposti approfondimenti, ha quantificato, in 10 milioni e 417 mila euro il danno erariale conseguente all’annullamento, da parte dei soggetti obbligati, dei certificati bianchi. Le parti interessate hanno già ricevuto la notifica del c.d. «invito a dedurre», atto con cui, accanto alla formalizzazione dell’accusa, vengono invitate a depositare eventuali memorie difensive.

(Italpress)

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di Italpress - 23 Giugno 2025