
Un hater in cattedra
Chi è Stefano Addeo, l’insospettabile professore campano che ha firmato i post horror contro la figlia di Meloni
Si chiama Stefano Addeo, è nato nel 1960 ed è un insegnante liceale originario di Marigliano, in provincia di Napoli, l’autore del post horror contro Giorgia Meloni e la figlia Ginevra. Se venisse confermato che l’uomo ha scritto di suo pugno i post incriminati e che l’account non gli è stato hackerato, sarebbe l’ennesimo clamoroso caso di un hater in cattedra.
Il 65enne docente campano insegna tedesco in un liceo di Cicciano ed è in forza al ministero dell’Istruzione e del Merito, ex Miur, dal 1993, e fino al 2006 ha insegnato anche a Riva del Garda, all’istituto Floriani, in provincia di Trento. Single, sul suo profilo Facebook segnala di avere come soprannome «Funny». Di divertente in questa vicenda che ha tenuto banco nelle ultime ore per la gravità delle minacce rivolte alla figlia della premier, non c’è davvero niente. Tra le certezze di questa vicenda c’è comunque che il messaggio di morte contro la bambina è partito dall’account del docente.
L’incredibile risposta sulla pagina Fb: “Lasciate che ognuno esprima la propria opinione”
Sulla pagina Facebook dello stesso Addeo, una volta che il suo caso è diventato di interesse nazionale, sono state pubblicate alcuni post di risposta agli utenti che lo hanno preso di mira, post che sembrano minimizzare la gravità delle affermazioni riportate finora: «Mamma mia come state pieni di livore. Rilassatevi. Guardatevi i guai in casa vostra e lasciate che ognuno esprima la propria opinione. Ma siete troppo piccoli», scrive Addeo in una risposta social pubblicata sabato pomeriggio, dopo che il caso è montato a livello nazionale. La prova che, fino a sabato pomeriggio, l’account era nella piena disponibilità della stessa persona che ha scritto le minacce social.
Sulla pagina social di Stefano Addeo anche insulti a Tajani e Montaruli
Dell’account del professore campano si stanno occupando gli investigatori, prendendo in esame i suoi post. Tra quelli che ha pubblicato sulle sue pagine uno schieramento ideologico molto orientato a sinistra, ma si cercano altri eventuali rilievi penali, oltre a quello legato all’insulto alla figlia minorenne della premier. Di post deliranti che travalicano il diritto di critica, sull’account del docente campano ce ne sono diversi. Poche ore prima, a finire nel mirino era stata la deputata di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli. Prima ancora altri insulti nei confronti della premier per il «no» dell’Italia alle sanzioni a Israele. Così come in occasione degli incontri recenti della stessa Meloni con il presidente Usa Donald Trump.
Il sindaco di Marigliano prende le distanze dal suo concittadino
“Non conosco il presunto cittadino di Marigliano (Napoli) che ha scritto un post violento e inaccettabile contro la premier Giorgia Meloni, ma non ho alcuna difficoltà a condannare con assoluta fermezza il suo delirio, come mariglianese e uomo delle istituzioni. Alla presidente Meloni esprimo la totale solidarietà mia e di tutta Marigliano”. Così Gaetano Bocchino, neo sindaco di Marigliano, interviene sulla questione del post sui social contro la figlia della premier Meloni scritto da un insegnante di Marigliano. Continua Bocchino: “Trovo assurdo che un insegnante usi un linguaggio del genere: il suo è il classico esempio di tutto ciò che la politica deve evitare, la violenza, l’insulto gratuito e insensato, la contrapposizione a tutti i costi”.