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Carabiniere ucciso, il commerciante incensurato arrestato aveva un arsenale in casa: pistole, fucili, munizioni, silenziatori

Il fermo e l'arresto

Carabiniere ucciso, il commerciante incensurato arrestato aveva un arsenale in casa: pistole, fucili, munizioni, silenziatori

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 14 Giugno 2025 alle 16:13

Continuano le investigazioni delle forze dell’ordine sull’omicidio del brigadiere Carlo Legrottaglie, morto giovedì mattina in un conflitto a fuoco nelle campagne di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Nel corso di un’operazione congiunta, gli agenti della questura di Taranto e del comando provinciale dei Carabinieri del capoluogo pugliese hanno sequestrato numerose armi modificate e clandestine, munizioni di vario calibro, accessori utili al travisamento, telefoni cellulari e targhe di veicoli nella casa e nel ferramenta di proprietà del 57enne incensurato Camillo Giannattasio, fermato e poi arrestato nella mattinata di ieri.

Si tratta dell’uomo che avrebbe partecipato alla sparatoria in cui ha perso la vita il carabiniere, assieme al 59enne Michele Mastropietro di Carosino, che è morto successivamente in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine nei pressi di Grottaglie. Ora Gianattasio è accusato dei reati di detenzione e ricettazione di armi clandestine modificate, ma anche del possesso di munizioni per armi comuni da sparo. Pistole semiautomatiche, di cui alcune con matricola abrasa; due revolver, un fucile a canne mozze, numerose munizioni di vario calibro (tra cui calibro 9×21, calibro 38 special, calibro 12); silenziatori artigianali, targhe di veicoli, cappucci, passamontagna; guanti, diversi telefoni cellulari, strumenti e materiali per la manutenzione e modifica delle armi.

L’omicidio di Carlo Legrottaglie: cos’hanno rinvenuto gli agenti durante la perquisizione

Le perquisizioni, eseguite dai Falchi della Squadra Mobile unitamente al personale del nucleo Investigativo di Taranto e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia, hanno consentito agli agenti di recuperare e sequestrare la pistola impugnata da Mastropietro. Si tratta di una semiautomatica marca Beretta Modello 98/FS calibro 9X21 con matricola abrasa e usata probabilmente anche nella precedente sparatoria avuta con i carabinieri. Mastropietro è morto a seguito delle lesioni riportate nello scontro a fuoco, nonostante siano intervenuti i soccorsi del 118.

Gianattasio ha chiesto l’esame dello stub

Camillo Gianattasio, originario di San Giorgio Jonico è stato arrestato nell’ambito delle indagini sulla sparatoria. Stamattina nel carcere di Taranto si è svolta l’udienza di convalida del fermo dell’uomo, difeso all’avvocato Luigi Danucci. Il sospettato ha chiesto di essere sottoposto all’esame dello stub attraverso il proprio legale, perché crede che il colpo mortale che ha raggiunto Legrottaglie non sia arrivato da lui. Inoltre, la difesa di Gianattasio vuole conoscere dettagliatamente tutti gli elementi investigativi.

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di Gabriele Caramelli - 14 Giugno 2025