CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Chi sono i due banditi della sparatoria in cui è stato ucciso il carabiniere Carlo Legrottaglie

Fermati in una masseria

Carabiniere ucciso, chi sono i due criminali coinvolti nella sparatoria: uno è morto, l’altro era incensurato

Michele Mastropietro, 59 anni, morto nello scontro a fuoco, aveva una lunga lista di precedenti. Camillo Giannattasio, 56 anni, era incensurato. Secondo quanto ricostruito, è stato Mastropietro a sparare contro il brigadiere capo Carlo Legrottaglie, uccidendolo

Cronaca - di Redazione - 12 Giugno 2025 alle 19:11

Furti, rapine, un tentato omicidio e anche un assalto a un portavalori: aveva diversi precedenti Michele Mastropietro, il bandito che ha aperto il fuoco e ucciso il carabiniere, brigadiere capo, Carlo Legrottaglie, ed è poi morto per le ferite da arma da fuoco durante il suo arresto. Originario di Carosino, 59 anni, fu, tra l’altro arrestato nel 2013, dagli investigatori della Squadra mobile di Taranto dopo che aveva messo a segno, con altri tre complici, un assalto a un furgone portavalori a Monteiasi sulla strada provinciale che da Taranto conduce a Grottaglie. L’altro rapinatore, Camillo Giannattasio, 56 anni, anche lui originario di Carosino, risulta invece incensurato.

Chi sono i due criminali coinvolti nella morte del carabiniere Carlo Legrottaglie

Secondo quanto ricostruito finora questa mattina, i due banditi erano su una macchina ferma sul bordo della strada nella zona industriale di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, quando è arrivata l’auto dei carabinieri. Vedendo i militari, Mastropietro e Giannattasio sono partiti accelerando per far perdere le loro tracce. Nell’inseguimento la loro auto ha sbandato prendendo un muretto. A quel punto sono scesi e fuggiti a piedi. I carabinieri li hanno inseguiti.

La dinamica della sparatoria

Il conducente della pattuglia si è diretto verso l’uomo alla guida dell’auto in fuga mentre Legrottaglie verso Mastropietro. Si sono uditi degli spari, ma su come siano andate le cose precisamente ci sono ancora indagini in corso. Di certo nel conflitto a fuoco è rimasto ucciso il brigadiere capo Legrottaglie. A quel punto il carabiniere che era con lui è corso a vedere cosa fosse accaduto mentre i due banditi sono scappati riuscendo a raggiungere una masseria a Grottaglie, dove sono stati visti da alcuni cittadini che hanno chiamato la polizia. Sul posto sono arrivate le pattuglie di polizia e carabinieri: i due rapinatori hanno di nuovo aperto il fuoco e a quel punto le forze dell’ordine hanno risposto uccidendo Mastropietro. Giannattasio è stato invece arrestato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ci sono 3 commenti

  1. Gennaro ha detto:

    Ho gia’ fatto un intervento e non voglio aggiungere altro. Pero’ voglio fare una precisazione e cioe’ quando si parla di incensurati si fa capire che trattasi di persone che non hanno mai commessi reati. Invece non e’ cosi’ il delinquente incensurato e’ quello che non e’ mai stato arrestato! Dove abito io vi sono camorristi e rapinatori incensurati da anni! Inoltre i Carabinieri per mestiere sono costretti ad usare anche le armi pertanto dovrebbero essere super esperti in merito e di conseguenza nei conflitti a fuoco dovrebbero quasi sempre uscirne vincitori. Invece non e’ cosi’ perche’ i soldi per i super bonus, per il reddito della vergogna, per i bonus a volonta’, per mantenere ed assicurare l’assistenza sanitaria ai barconisti etc. si trovano sempre mentre non ci sono soldi per consentire alle Forze dell’Ordine di sparare al poligono almeno 100 colpi al mese non ci sono! Sono vecchio cacciatore e la mira e’ questione di manualita’ continua altrimenti non si colpisce nemmeno un elefante!

  2. Nico ha detto:

    E adesso gli indefinibili della sinistra
    non hanno nulla da dire!?!?

  3. Luigi ha detto:

    Medaglia d oro al valor militare

di Redazione - 12 Giugno 2025