
Bilaterale Meloni-Rutte, focus su difesa e sicurezza. “Italia alleata importante e attiva nella Nato”
Sicurezza e difesa al centro del bilaterale Meloni-Rutte oggi a Roma. La premier Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il segretario generale della Nato in vista del prossimo vertice dell’Alleanza atlantica che si terrà il 24 e 25 giugno all’Aja. “L’incontro, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha permesso “uno scambio approfondito in preparazione del prossimo vertice Nato, con particolare riferimento alle spese per la sicurezza collettiva. E alla costruzione di un’industria per la difesa sempre più innovativa e competitiva, in complementarità con l’Unione europea”.
Incontro Meloni-Rutte a Palazzo Chigi
Nel corso del colloquio – conclude il comunicato – “è stato riaffermato il sostegno all’Ucraina e il ruolo dell’Alleanza atlantica quale pilastro imprescindibile per la difesa collettiva, nonché l’importanza di un approccio a 360 gradi alla sicurezza euroatlantica”. Dal suo canto Mark Rutte ha sottolineato il ruolo strategico dell’Italia, definita “alleata importante e attiva in tutto il territorio Nato”. L’Italia – ha detto arrivando a Villa Madama per la riunione ministeriale nel formato Weimar+ – vanta una base industriale per la difesa di cui essere fieri, ha la Leonardo, ma anche tante altre aziende industriali per la difesa, grandi e piccole”.
L’Italia alleata importante e attiva nella Nato
Rutte ha anticipato ai media e agli ospiti la sua proposta Nato per raggiungere l’obiettivo del 5% di spesa per la difesa. “Composto – ha spiegato – per il 3,5% dalla spesa per la difesa di base e per l’1,5% dalla spesa per la sicurezza e la difesa. Non ho comunicato nulla riguardo a una data di scadenza. Durante la riunione, ovviamente, vengono distribuiti questi documenti, ma non intendo commentarli. Questa è una discussione che è in corso ora, stiamo discutendo le decisioni definitive che prenderemo all’Aja. Sono piuttosto fiducioso che raggiungeremo una posizione comune, tutti e 32”.
Tajani: più tempo per gli obiettivi sulla difesa
Dal suo canto il ministro Antonio Tajani, padrone di casa alla riunione ministeriale Weimar +, ha ribadito il sostegno incondizionato all’Ucraina. “Noi vogliamo che si rispetti il diritto internazionale, vogliamo arrivare a un cessate il fuoco di almeno 30 giorni che permetta di poi avviare il negoziato. Quindi un impegno forte”. Alla fine dei lavori odierni – ha comunicato l’inquilino della Farnesina – abbiamo approvato un documento “dove sottolineiamo l’importanza dell’unità della Nato e l’unità dell’Europa. Il primo e forte messaggio politico che noi sentiamo di inviare per costruire la pace in Ucraina è quello di un’alleanza atlantica unita con un’Europa unita che collaborano per rinforzare la sicurezza e la difesa dell’Europa, dall’Ucraina fino al Portogallo”. Quanto alle spese per la sicurezza, Tajani ha chiarito la posizione italiana in vista del vertice dell’Aja.
Ucraina, Trump ha avuto un ruolo cruciale
“Come sapete noi chiediamo più tempo per rispettare gli obiettivi richiesti dalla Nato e chiediamo anche più flessibilità durante questo percorso. Io voglio essere ottimista – ha detto Tajani – e credo che poi alla fine un accordo si troverà in modo che il vertice dell’Aja possa trasformarsi in un grande successo”. Sul dossier Ucraina Rutte, infine, ha sottolineato il ruolo cruciale svolto dal presidente Donald Trump. “Ha rotto lo stallo, avviando colloqui diretti con il presidente Putin. Lo elogio per questo perché penso che sia importante”. Intanto – ha aggiunto – “i russi hanno inviato uno storico (il capo negoziatore Vladimir Medinsky, ndr) due volte a questi colloqui a Istanbul, cercando di partire dalla storia di mille anni fa e poi spiegando più o meno che la colpa è dell’Ucraina”.