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Bersaglieri Portolano

La rabbia e l'orgoglio

Bersaglieri “cacciati” da scuola, lo schiaffo morale del generale Portolano ai prof rossi

Lettera aperta del capo di Stato maggiore della Difesa: "Lealtà, senso del dovere, spirito di sacrificio, amor di Patria, solidarietà e rispetto delle Istituzioni. Sono valori universali e certamente non divisivi"

Politica - di Angelica Orlandi - 4 Giugno 2025 alle 18:50

Una bella lezione di stile, una stilettata contro lo sfregio ai bersaglieri fatto da alcuni prof rossi in un liceo di Magenta che si sono rifiutati di accoglierli in un percorso di educazione civica nelle aule scolastiche. Il capo di Stato maggiore della Difesa (e bersagliere), Luciano Portolano, ha preso carta e penna e ha scritto al presidente nazionale di questa associazione d’Arma. La rabbia e l’orgoglio: “Quale Decano dei Bersaglieri, ho appreso con rammarico la notizia che a Magenta sono state espresse riserve riguardo alla presenza dell’Associazione Nazionale Bersaglieri nel liceo scientifico “Donato Bramante”: perché “rappresenterebbero valori distanti da quelli della scuola”.

Portolano: “I Bersaglieri incarnano valori non divisivi”

“Sento il dovere di esprimere la mia più ferma solidarietà e la mia totale vicinanza a Te e all’intera Associazione Nazionale Bersaglieri- esordisce-. È semplicemente inaccettabile che i valori di cui i Bersaglieri sono portatori – e che da sempre incarnano l’essenza stessa delle Forze Armate italiane – possano essere considerati in contrasto con qualsiasi percorso educativo” Li elenca tutti questi valori. “lealtà, senso del dovere, spirito di sacrificio, amor di Patria, solidarietà e rispetto delle Istituzioni: questi non sono solo i pilastri su cui si fonda la nostra gloriosa tradizione; ma sono anche i principi che ogni Bersagliere, in servizio e in congedo, ha sempre onorato e tramandato con dedizione”.

“Supererete ogni ostacolo con spirito indomito”

In ogni scuola – è lo sconcerto del generale Portolano – si dovrebbero veicolare questi “valori universali, certamente non divisivi”. Si rivolge ai “colleghi” riconoscendo “l’ instancabile opera di volontariato, di conservazione della memoria storica e di testimonianza dei principi che animano le nostre Forze Armate”. I Bersaglieri rappresentano “un esempio virtuoso per l’intera società. Le Vostre Sezioni periferiche, con il loro profondo radicamento sul territorio, sono veri e propri presidi di italianità e di cittadinanza attiva”. In questa brutta pagina ideologica “sono al Vostro fianco – scrive- . Sono certo che saprete superare anche questo momento. I Bersaglieri, con la loro inconfondibile corsa, hanno sempre saputo guardare avanti, superando ogni ostacolo con spirito indomito”. Non resta che la vergogna per chi si è reso protagonista di un gesto odioso di esclusione.

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di Angelica Orlandi - 4 Giugno 2025