
L'estate dei valori
Altro che Onlyfans, Belen è “casta e single”. La showgirl difende la maternità e dice: “Per me l’uomo porta i pantaloni”
La modella e conduttrice argentina non fa sconti: "Vendere parti del proprio corpo è un meccanismo che non andrebbe fomentato, non dovrebbe essere possibile. Perché la vita perde di valore"
C’è chi approfitta dell’estate per esibire il superfluo, e chi, come Belen Rodriguez, per riaffermare l’essenziale. Fotografata in barca a Capri dal settimanale Chi, la showgirl argentina torna in forma smagliante, ma stavolta sono le parole – più delle curve – a rubare la scena.
Belen: “Donna, mamma e lavoratrice”
«Sarà l’estate di una mamma con due figli che, finalmente, tornerà a fare una vacanza al mare» racconta Belen, parlando di Sardegna, amiche e bambini. Niente jet-set, niente fidanzati da red carpet: «L’anno scorso non sono riuscita perché ero ancora bloccata dalla salute e sognavo di tornare in un posto del cuore dove non metto piede da tantissimi anni». Nessuna nostalgia del gossip: piuttosto il desiderio umile e solido di chi ha scelto la strada della maternità. Una maternità rivendicata con grazia, senza fanfare né foto su Instagram.
“Non vedrete la Belen dei vent’anni”
C’è un tempo per esibire, un tempo per riflettere. E ora Belen, che pure continua a far girare la testa ai fotografi, non ha più voglia di rincorrere le vecchie versioni di sé. «Gli anni passano, uno cresce. Sicuramente non vedrete la Belen dei vent’anni. Sono la somma di quello che ero e di quello che sono. Ma ricordo grandi momenti di leggerezza, li ricordo con felicità e con un po’ di tenerezza». Non rimpiange, non si nega. Piuttosto, conserva e sceglie. E sembra aver imparato che la femminilità non è in vendita e non si misura in click.
La depressione, la pausa e il ritorno con i piedi per terra
Belen si è fermata. Lo ha fatto in silenzio, senza vittimismi da talk show. E oggi spiega, con lucidità: «Il lavoro mi è mancato come l’aria perché, come si dice, “il lavoro nobilita l’uomo” e ti fa sentire utile. Mi sono dovuta fermare per la mia salute, e ho fatto bene. Sono tornata con lo spirito giusto, l’energia che non avevo quando ho lasciato». «Adesso posso dire che ho i piedi per terra», aggiunge.
Il nemico ha un nome: depressione. Ma la Rodriguez non lo brandisce per fare piagnisteo. «La depressione è una malattia riconosciuta che c’entra con la tristezza, con le cose che ti sono successe. Io non faccio la vittima, ognuno è artefice del proprio destino… Sono una che si prende sempre le proprie colpe, anche più di quelle che ha». Una dichiarazione che, detta da una donna che ha lavorato da quando aveva 16 anni, vale più di mille interviste di Elly Schlein.
«A volte mi sembra di essermi svegliata da un sogno e di vivere in un mondo che non mi appartiene. L’altro giorno sono andata al supermercato e c’erano i robot, le casse automatiche, non c’era neanche la cassiera che ti fa un sorriso, sembrava Apocalypse Now». E qui, tra le righe, si intravede il disagio di chi ha ancora un’idea umana della società: fatta di sguardi, lavoro, mani e storie.
Belen: “Per me l’uomo porta i pantaloni”
Di solito, chi dice “sono single” lo fa con lo sguardo fisso sul prossimo fidanzato. Belen no. «È la prima volta che sono single da così tanto tempo, da settembre. Single e casta. A me sta roba di passare da un letto all’altro non piace, mi sa di sporco», sentenzia.
Sull’amore – quello vero – non ha fretta: «Credo che sia bello vivere la vita reale, preferisco che sia il destino a farmi incontrare una persona». E l’uomo ideale? «Un uomo non egocentrico, intelligente, realizzato ma anche sensibile, con un lato femminile». Ma non ci si inganni: «Per me l’uomo porta i pantaloni e la donna è da difendere, l’uomo ha i muscoli ma ha anche fragilità. È bello vedere la fragilità dell’uomo, ti fa sentire alla pari». Una dichiarazione che spazza via il femminismo in salsa radical chic e riporta in auge il rispetto reciproco.
“Vendere il corpo è prostituirsi”
A chi le chiede se farebbe mai uso di piattaforme “intime” per abbonati, Belen risponde con un netto no. «È come prostituirsi — dice senza mezzi termini — Vendere parti del proprio corpo è un meccanismo che non andrebbe fomentato, non dovrebbe essere possibile. Perché la vita perde di valore, e perde valore anche il discorso dell’impegno».