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L’ospedale Soroka colpito da missili iraniani nel sud di Israele

Medio Oriente

Alba di fuoco in Israele: missili su un ospedale. I media Usa: Trump ha approvato i piani d’attacco all’Iran, ma aspetta i negoziati

L'Iran ha colpito l'ospedale di Beer Sheva. Ira di Netanyahu: «Riscuoteremo il prezzo pieno dai tiranni di Teheran». Missile israeliano colpisce il reattore ad acqua di pesante di Arak

Esteri - di Agnese Russo - 19 Giugno 2025 alle 08:51

Sono ripresi all’alba i combattimenti nei cieli del Medio Oriente. L’Iran ha colpito l’ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud di Israele; Israele, secondo quanto riferito dalla stampa iraniana, ha attaccato il reattore ad acqua pesante di Arak, in Iran. Intanto, sul fronte politico, il Washington Street Journal riporta che Donald Trump avrebbe dichiarato ai suoi collaboratori di alto livello di  aver approvato i piano di attacco a Teheran, ma di attendere per vedere se abbandonerà il suo programma nucleare.

I media Usa: “Trump ha approvato i piani d’attacco all’Iran”

Il giornale cita l’impianto di arricchimento iraniano di Fordow come un possibile obiettivo statunitense. L’impianto è sepolto sotto una montagna e generalmente considerato dagli esperti militari fuori dalla portata di qualsiasi bomba, tranne le più potenti. Secondo il New York Times, che ha citato una fonte del ministero degli Esteri di Teheran, l’Iran sarebbe orientato ad accettare l’offerta del presidente Usa di avere presto un incontro con gli americani. Ieri Trump aveva parlato di un possibile incontro tra l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, o del vice presidente Jd Vance con rappresentanti di Teheran.

Alla domanda se avesse deciso se colpire o meno gli impianti nucleari iraniani, Trump, che ieri ha riunito nuovamente la Situation room, ha risposto «potrei farlo, potrei non farlo». E ha ribadito la sua insistenza sulla resa incondizionata dell’Iran. «La prossima settimana – ha chiarito – sarà molto importante, forse meno di una settimana». La guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, aveva dichiarato in precedenza che il suo Paese non si sarebbe arreso e aveva avvertito che qualsiasi intervento militare statunitense avrebbe avuto conseguenze irreparabili.

L’esercito statunitense ha rafforzato le sue forze in Medio Oriente negli ultimi giorni. Un terzo cacciatorpediniere della Marina statunitense è entrato nel Mar Mediterraneo orientale e un secondo gruppo d’attacco di portaerei statunitensi si sta dirigendo verso il Mar Arabico. Sebbene il Pentagono abbia affermato che il rafforzamento militare è puramente difensivo, esso posiziona meglio gli Stati Uniti nel caso in cui Trump decidesse di unirsi agli attacchi israeliani contro l’Iran. Potrebbe anche essere una tattica per fare pressione sull’Iran affinché capitoli o faccia concessioni.

L’attacco di Teheran all’ospedale nel sud di Israele

Intanto si fa il bilancio degli attacchi. I missili balistici che sono piombati sull’ospedale di Beer Sheva, che cura molti soldati feriti nella Striscia di Gaza, hanno provocato almeno 32 feriti, dei quali due gravi, e danni ingenti alla struttura. «I tiranni terroristi iraniani hanno lanciato missili contro l’ospedale Soroka di Beer Sheva e contro la popolazione civile nel centro di Israele. Riscuoteremo il prezzo pieno dai tiranni di Teheran», ha commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il viceministro degli Esteri, Sharren Haskel, su X ha definito l’attacco «deliberato» e «criminale», chiedendo al «mondo deve far sentire la sua voce». In totale sono stati una trentina i missili lanciati dall’Iran.

Secondo l’agenzia di stampa iraniana Irna, i principali obiettivi dell’attacco iraniano che ha colpito l’ospedale erano il comando e il quartier generale dell’intelligence delle Idf, adiacenti alla struttura sanitaria. Ancora i media iraniani, inoltre, hanno riferito di missili che hanno colpito anche Tel Aviv.

Israele colpisce il reattore ad acqua pesante di Arak

Da parte israeliana è stato registrato un attacco al reattore ad acqua pesante di Arak. Secondo la tv di Stato iraniana, non vi è «alcun pericolo di radiazioni» e la struttura era già stata evacuata prima dell’attacco. Israele aveva avvertito questa mattina che avrebbe attaccato la struttura e aveva esortato la popolazione ad abbandonare la zona.

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di Agnese Russo - 19 Giugno 2025