
A 19 anni dalla morte
Acerra, con una sede di FdI e una mostra fotografica la destra celebra Roberto Bigliardo, l’uomo che odiava il compromesso
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
A 19 anni dalla sua scomparsa, nel comune di Acerra, alle porte di Napoli, ieri sera è stata intitolata la sede di Fratelli d’Italia a Roberto Bigliardo, esponente storico e pilastro della destra partenopea. Contemporaneamente è stata inaugurata una mostra fotografica a lui dedicata. In un tempo storico in cui era molto difficile essere di destra, un tempo storico che ha visto gli Anni di piombo, la strage di Bologna, e lo stigma continuo e assoluto di rappresentare valori sbagliati, quelli di destra, Bigliardo ha combattuto sul suo territorio, senza mai indietreggiare di un centimetro. Una inaugurazione a cui hanno partecipato, tra gli altri, i vertici locali di Gioventù Nazionale e il deputato Marco Cerreto.
Ora la nostra identità non fa più paura, ma una destra di governo è possibile anche e solo grazie a uomini come lui che hanno portato avanti, con fatica e coraggio, i nostri valori, in tempi molto difficile.
Da Bruxelles ha commentato da Bruxelles Carlo Fidanza, capo delegazione della nutrita squadra di europarlamentari di FdI. “Diciannove anni fa ci lasciava l’onorevole Roberto Felice Bigliardo, europarlamentare e dirigente nazionale del Movimento Sociale Italiano e poi di Alleanza Nazionale, figura storica della nostra comunità politica. Sono felice che oggi ad Acerra, sua città natale, il circolo di Fratelli d’Italia ne ricordi l’azione e l’esempio intitolandogli la locale sezione”.
La vita di Roberto Bigliardo e la sua passione politica in una mostra ad Acerra
La famiglia, presente all’inaugurazione, ha ringraziato Fratelli d’Italia per questo importante riconoscimento. Roberto Bigliardo nasce a Pomigliano d’Arco nel 1954 ma passa la sua vita ad Acerra, teatro delle sua battaglie politiche. La passione per il giornalismo e per la politica fiorirono in Bigliardo fin da ragazzo. Aderì al Movimento Sociale Italiano, a 21 anni era già in consiglio comunale. Mantenne l’incarico dal 1973 al 1984. Molto attivo sul territorio, un territorio difficile per storia e cultura, si è battuto come un leone contro il termovalorizzatore di Acerra. Una battaglia intensa, dolorosa, che Bigliardo ha combattuto accanto ai cittadini, per un intero decennio. Senza mai indietreggiare, senza mai aver paura di difendere i più deboli. E’ attraverso uomini come lui che la destra moderna è cresciuta e poi rinata, dalle ceneri stesse della sua storia. Nel gennaio 1995 fu protagonista della storica “svolta di Fiuggi”, in cui il partito si preparava ad entrare in una nuova fase. Il Msi divenne Alleanza Nazionale e divenne partito di governo. Bigliardo non seguì la svolta ma aderì piuttosto al progetto della Fiamma Tricolore di Pino Rauti, di cui fu segretario nazionale. Alle elezioni europee del 1999 fu l’unico eletto della sua lista.
Bigliardo fu il primo a denunciare nella ovattate aule del Parlamento Europeo la “preoccupante presenza di diossina ad Acerra e la grave sofferenza del territori campano. Sua è l’interrogazione alla Commissione Europea di denuncia dell’inerzia della Regione Campania”. Fu anche il primo a portare a Bruxelles una mostra dedicata allo scrittore inglese Tolkien. Nel 2001 aderisce ad Alleanza Nazionale e diviene membro della direzione nazionale. Nel 2004 lascia il Parlamento Europeo per candidarsi a sindaco della sua terra, Acerra, sostenuto solo da Alleanza Nazionale. “Meglio la dignità della solitudine che la vergogna del compromesso“., è il suo storico motto che ieri campeggiava sulle magliette di Gn e sulle pareti della mostra che racconta una grande avventura politica e umana.