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5Stelle, di vaffa in vaffa per il simbolo. Conte sfida Grillo: “I miei avvocati non hanno mai perso una causa”

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5Stelle, di vaffa in vaffa per il simbolo. Conte sfida Grillo: “I miei avvocati non hanno mai perso una causa”

Politica - di Elsa Corsini - 4 Giugno 2025 alle 21:02

“Non è una questione che mi riguarda, io mi occupo di politica. Le questioni giudiziarie le trattano i miei avvocati e fin qui con me non hanno mai perso una causa”. Poche parole ma ben piazzate. Giuseppe Conte risponde così, a distanza, alla guerra annunciata dallo staff di Beppe Grillo per riappropriarsi del nome e del simbolo della sua creatura fondata con Gianroberto Casaleggio.

Conte sfida Grillo: i miei legali non hanno mai perso una causa

I legali del comico genovese sarebbero pronti alla pugna perché la piena titolarità del simbolo pentastellato torni alla sua associazione di Genova, che ne detiene la proprietà. Si profila un’altra guerra tra i due amici- nemici a suon di carte da bollo. Giuseppi, reduce da un discreto schiaffone elettorale alle ultime amministrative, continua la sua corsa solitaria con buona pace dei sentimenti celoduristi dei tempi d’oro del movimento. Punzecchia a giorni alterni Elly Schlein ed esibisce un grande ottimismo nella sfida con Grillo. Conte preferisce ignorare le ultime apparizioni di Beppe che potrebbe inventarsi qualche pirotecnico colpo di teatro prima delle politiche.

Toninelli: Beppe ha ragione, non è una vendetta

Sulla guerra interna mai sopita scende in campo per l’occasione anche Danilo Toninelli che difende il fondatore del movimento. “La causa intentata da Beppe Grillo contro Giuseppe Conte non è una vendetta ma un’azione di giustizia. Conte è il capo politico di un partito che non è più il Movimento 5 Stelle”. Così l’ex ministro campione di gaffe su Radio Cusano Campus. “Grillo ha atteso 6 mesi, sperando che Conte rinunciasse al simbolo. Non ottenendo risposta, ora sta preparando l’unico strumento possibile per porre fine a questa sofferenza e agonia: un Movimento che esiste come simbolo, ma non più come insieme di regole e valori”.

L’ex senatore ha anche replicato a chi, nel partito di Conte, sostiene di non aver mai perso cause legali: “Si sbagliano. Quelle cause non avevano nulla a che vedere con la titolarità del simbolo”. Infine, un pensiero personale sul futuro: “Da ex membro, spero venga data una degna sepoltura al Movimento 5 Stelle. Se Beppe dovesse fondare una nuova forza politica ispirata ai valori originari del Movimento, la voterei”. Una promessa o una minaccia?

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di Elsa Corsini - 4 Giugno 2025