
Ucraina
Zelensky incontra i leader europei, al via il vertice con Meloni in videocall: “Uniti per la pace e la sicurezza”
Al centro del summit anche la discussione sulla necessità di mantenere alta la pressione attraverso sanzioni e misure restrittive nel proseguire sul coordinamento e la cooperazione per affrontare la crisi ucraina, con l'obiettivo di raggiungere una fine delle ostilità stabile e duratura. Il messaggio di Trump alle parti: «Mettete fine a questa stupida guerra»
Oggi, a partire dalle 9.30, la premier Giorgia Meloni parteciperà, in video collegamento, al vertice con i leader europei sulla pace e sulla sicurezza dell’Ucraina. All’indomani della parata con cui Vladimir Putin ha messo in mostra la forza della Russia, il presidente Volodymyr Zelensky incontra oggi alcuni leader europei per parlare di pace e sicurezza dell’Ucraina, mentre si intensificano gli appelli a Mosca per concordare un cessate il fuoco e sedersi al tavolo dei negoziati. E la premier ribadisce: uniti «con i leader europei sulla pace e sulla sicurezza dell’Ucraina».
Al via il vertice tra i leader europei, Meloni in videocollegamento
Un importante vertice tra i principali leader europei, quello a cui la premier partecipa in videoconferenza con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Merz, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, il leader laburista britannico Keir Starmer, per discutere della situazione in Ucraina e delle possibili strategie negoziali per una pace duratura.
«Uniti per una pace stabile e duratura»
Il punto di partenza resta la necessità di mantenere un fronte unito a sostegno dell’Ucraina, condannando con fermezza l’aggressione russa. A riguardo, la premier Meloni ha sempre ribadito la posizione dell’Italia, sottolineando l’importanza di una pace giusta e duratura, nel rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità ucraina. Rinnovando l’impegno diplomatico e umanitario a più riprese fino a quando sarà necessario. Ed evidenziando la necessità di un impegno congiunto dell’Unione Europea e dei partner internazionali per favorire un processo di pace stabile.
Vertice dei leader europei, le iniziative al vaglio
Il vertice a cinque, dunque, vaglierà possibili iniziative diplomatiche per coinvolgere la Russia in un dialogo costruttivo, pur ribadendo la necessità di mantenere alta la pressione attraverso sanzioni e misure restrittive, a conferma della volontà dei leader europei di proseguire il coordinamento e la cooperazione per affrontare la crisi ucraina, con l’obiettivo di raggiungere una pace stabile e duratura.
Il messaggio di Donald Trump
A Kiev dunque sono arrivati il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro polacco Donald Tusk e il premier britannico Keir Starmer. Come ha spiegato Downing Street in una nota, i leader europei ribadiscono «il loro fermo impegno nei confronti dell’Ucraina». E mentre l’ambasciata Usa a Kiev ha ricevuto informazioni riguardanti un possibile significativo attacco aereo che potrebbe avvenire in qualsiasi momento nei prossimi giorni, dal presidente Donald Trump, arriva “un messaggio per le due parti”: «Mettete fine a questa stupida guerra».
Macron: «Putin è dalla parte della guerra e non della pace»
«Il mio desiderio è che nelle prossime ore e nei prossimi giorni riusciamo tutti ad impegnarci insieme per un cessate il fuoco dicendo che se una delle parti lo viola ci saranno massicce sanzioni economiche», ha detto Macron, sottolineando che la necessità di un’azione più forte «così che possiamo essere molto più dissuasivi, europei ed americani uniti».
Il presidente russo Vladimir «Putin è dalla parte della guerra, non da quella della pace», ha poi aggiunto Macron, condannando quelli che ha definito commenti ”belligeranti” di Putin durante la parata a Mosca in occasione della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale. «Il presidente Putin è dalla parte della guerra, non della pace. I commenti belligeranti che ha fatto, la realtà di ogni giorno, non fanno che sottolinearlo», ha dichiarato Macron parlando accanto al premier polacco Donald Tusk.
Vance: «La Russia chiede territori che non ha ancora conquistato»
Ieri intanto, il vicepresidente degli Stati Uniti Jd Vance ha dichiarato che la Russia, nei negoziati di pace in corso con l’Ucraina, avrebbe avanzato richieste territoriali che vanno ben oltre le aree effettivamente sotto suo controllo. «La Russia non può aspettarsi di ricevere territori che non ha nemmeno conquistato – ha affermato Vance in un’intervista a Fox News –. E questo è uno degli elementi presenti nella proposta iniziale di pace».
Vance ha spiegato che le eccessive richieste iniziali da parte di Mosca non sorprendono: «Sapevamo che la prima offerta dei russi sarebbe stata troppo esosa, che avrebbero chiesto più del ragionevole. È così che funzionano spesso le trattative», ha detto. Per poi aggiungere che «non mi preoccupa questo. Ciò che mi preoccuperebbe è se concludessimo che i russi non stanno negoziando in buona fede». In tal caso, ha avvertito, la Casa Bianca potrebbe decidere di interrompere il proprio ruolo di mediazione.
Vance: «Che Mosca e Kiev abbiano messo sul tavolo proposte concrete è già un passo avanti»
Secondo Vance, il solo fatto che entrambe le parti – Mosca e Kiev – abbiano messo sul tavolo proposte concrete «è già un passo avanti». Ma ha anche ammesso: «Dobbiamo cercare di avvicinare ancora un po’ queste due posizioni per raggiungere una pace duratura. Non siamo ancora arrivati a quel punto, continueremo a lavorarci finché non concluderemo che non è più possibile fare progressi». Le dichiarazioni arrivano mentre il presidente Trump ha espresso crescente frustrazione verso Mosca, chiedendo un cessate il fuoco di 30 giorni e minacciando ulteriori sanzioni.
La Casa Bianca: «Telefonata Trump-Zelensky molto produttiva»
Giovedì, inoltre, Zelensky ha chiamato Trump e la conversazione è stata «molto buona e produttiva», ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, riferendo che il leader ucraino ha comunicato al presidente Usa l’approvazione del Parlamento dell’accordo sui minerali. «È stato un buon colloquio e hanno anche parlato del cessate i fuoco di 30 giorni che il presidente ha proposto tra Ucraina e Russia», ha aggiunto la portavoce, sottolineando che «l’Europa sostiene la proposta, esprimendo la speranza che entrambi i Paesi lo accettino».