
Rumors da anticamera
Verso il Conclave tra intrighi e sospetti, la fake news del malore di Parolin avvelena la vigilia: strategia o rivalsa per Becciu?
Nessun malessere del cardinale: la Santa Sede smentisce con nettezza e rispedisce al mittente dubbi e sussurri che si insinuano tra le mura del Vaticano, alimentate dai social
Ci siamo. A quattro giorni dalla prima votazione (in calendario per il prossimo 7 maggio) con il cardinale Parolin dato tra i favoriti dal primo istante e che secondo i suoi sostenitori unisce statura istituzionale al polso fermo capace di mediare tra spinte e contromosse che in questo momento scuotono la Chiesa, dai siti americani (sostiene tra gli altri Il corriere della sera) si diffonde quella che in poche ore si rivela essere una fake news che la Santa Sede smentisce tempestivamente e con nettezza: nessun malessere e nessun soccorso medico. Anzi, proprio nessun malore per l’Alto prelato che secondo la falsa voce lo avrebbe colpito durante la Congregazione di mercoledì scorso. Il Vaticano è netto nel rispedire la diceria al mittente. Resta semmai, in sottofondo, il sospetto di manovre mirate a escludere il segretario di Stato della Santa Sede, voluto da Bergoglio, dai vertici della classifica dei papabili.
In queste ore molti analisti rilevano che questo settore di influenza contrasterebbe Parolin, ritenendolo troppo aperto alle istanze progressiste. E questo nonostante l’ala Bergogliana più radicale lo giudichi invece, al contrario, troppo conservatore. Non solo. Tra chi legge tra le righe di bordate e dicerie chi interpreta la fake news del malore di Parolin come la vendetta degli estimatori del cardinal Becciu, escluso dal Conclave proprio dopo la presa di posizione dell’Alto prelato che gli ha mostrato, di fronte ai cardinali riuniti, le due lettere siglate con la «F» da Papa Francesco per estrometterlo dal Conclave quando ancora era ricoverato al Gemelli.
La fake news del malore di Parolin: la Santa Sede smentisce con nettezza
Insomma, in un’aria grigia di incertezze e controversie, sembra chiara giusto la strategia delineata: insinuare il dubbio che le condizioni di salute non consentano a Parolin di guidare la Chiesa. Veleni, scrive a riguardo oggi il Corriere della sera, «peraltro già instillati in passato quando si citarono i problemi di salute avuti dal cardinale all’epoca della nomina a Segretario di Stato (e poi però risolti)». Dunque? Il rituale di intrighi, strategie sospette e fake news torna a insinuarsi tra le mura d’Oltretevere, quando si chiudono le porte della Cappella Sistina e inizia il conclave, e il mondo resta con il fiato sospeso. E quando, nei giorni che precedono l’elezione di un nuovo Papa, con l’iter al via mercoledì 7 maggio 2025, un altro tipo di fumo si alza ben prima di quello bianco: quello fatto di indiscrezioni, pettegolezzi, rivelazioni pilotate e menzogne.
Intrighi, veleni e dicerie nell’anticamera del Conclave
Del resto, in un periodo storico in cui la diffusione di notizie false corre veloce come non mai, nemmeno le sacre mura vaticane e l’imminente Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice sono immuni da questo fenomeno insidioso. Così, nelle ultime ore, una fake news riguardante un presunto malore del Cardinale Pietro Parolin, attuale Segretario di Stato, ha iniziato a circolare con insistenza, gettando un’ombra di incertezza e aprendo scenari moviementati sulle dinamiche pre-Conclave.
La fake news del malore di Parolin: sussurri alimentati dai social innescano congetture e sospetti
La notizia, prontamente smentita dalla Sala Stampa Vaticana, ha avuto tuttavia il potenziale di destabilizzare un momento già delicato e carico di aspettative. In un contesto in cui ogni sussurro e ogni indiscrezione vengono amplificati e interpretati come segnali di possibili strategie e alleanze, una notizia infondata sulla salute di una figura chiave come il Cardinale Parolin può facilmente innescare una spirale di congetture e sospetti. Del resto si sa: la posta in gioco è altissima: la guida della Chiesa Cattolica per i prossimi anni.
Appello alla vigilanza e al discernimento
In questo scenario, la disinformazione può diventare un’arma potente per screditare figure influenti, favorire determinate candidature o semplicemente creare confusione e incertezza tra i cardinali elettori. E come se non bastasse, la risonanza mediatica di tali fake news, amplificata dai social media, rischia di offuscare il vero significato del Conclave, riducendolo a una mera lotta di potere e di strategie occulte. Di fronte a queste dinamiche insidiose, è fondamentale un appello alla vigilanza e al discernimento. I cardinali elettori, chiamati a un compito di così grande responsabilità, dovranno esercitare un’attenzione ancora maggiore alle fonti di informazione e resistere alla tentazione di farsi influenzare da voci non verificate.