
La sommossa
Urla, roghi e violenza dei migranti nel Cpr di Torino: a tifare (sotto l’occhio della polizia) centri sociali e sinistra…
Urla, materassi dati alle fiamme fumo visibile dall’esterno, con i militanti dei centri sociali a tifare per la rivolta, all’esterno del Cpr di Torino, e tre consiglieri regionali della sinistra che chiedevano di entrare. E’ stata una notte di follia, quella appena trascorsa nel Cpr di corso Brunelleschi, con gli esponenti dei centri sociali che hanno chiamato a raccolta i “compagni” davanti alle mura di corso Brunelleschi mentre dalla struttura uscivano fiamme e fumo e la polizia era in assetto anti-sommossa.
La rivolta del Cpr di Torino con la benedizione della sinistra
La polizia è intervenuta per sedare i disordini e all’interno del Cpr sono state fatte entrare tre ambulanze e vigili del fuoco: a quanto pare ci sarebbe un migrante ferito che avrebbe compiuto un gesto di autolesionismo. Davanti all’ingresso si era adunata una piccola folla di cittadini e attivisti di centri sociali, poi è stata diffusa una nota congiunta da Alice Ravinale, capogruppo AVS consiglio regionale, Ludovica Cioria, vicepresidente consiglio comunale (PD), Sara Diena, consigliere comunale per sinistra Europea, Francesca Troise, Presidente Circoscrizione 3 (PD), che affermano di non essere potute entrare per verificare la situazione. “È andato in scena – si legge – uno spettacolo surreale, indegno di un paese democratico: una consigliera regionale, che ha diritto di accesso al centro per legge, la presidente di circoscrizione, la vicepresidente del consiglio comunale e una consigliera comunale sono state lasciate fuori dal centro per due ore, ignorate dal direttore del Cpr e dai funzionari di pubblica Sicurezza, senza ottenere alcuna informazione in merito alla salute delle persone all’interno del Cpr e addirittura si sono trovate un cordone in antisommossa schierato a difesa dell’ingresso”. Le proteste all’interno dei centri per i rimpatri sono una delle fattispecie penali che è stata recentemente aggravata con l’approvazione del dl Sicurezza da parte del Governo.