
Il vertice a tre
“Un nuovo inizio”. Meloni “triangola” con Ue e Usa, il dialogo decolla. Vance e von der Leyen: “Più vicini sui dazi”
“Spero che oggi sia un nuovo inizio“. Un auspicio condito da ottimismo che raccoglie il consenso dei due leader seduti al suo fianco e che rende quella frase di Giorgia Meloni molto più che un semplice rito di circostanza. Nel giorno della “presentazione” al mondo di Papa Leone XIV, la premier ha accolto a Palazzo Chigi il vicepresidente degli Stati Uniti d’America JD Vance e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per un incontro trilaterale coronato da ottimi risultati, con la presenza anche del Segretario di Stato Usa Marco Rubio.
Meloni e il “triangolo” con Vance e von der Leyen
Meloni, Vance e Von der Leyen hanno fatto brevi dichiarazioni stampa seduti al tavolo allestito nel cosiddetto salotto giallo al primo piano del palazzo dove la presidente del Consiglio riceve ospiti e delegazioni. Dichiarazioni improntate all’ottimismo, soprattutto sul fronte dei dazi americani. “Sappiamo quanto è importante la relazione tra l’Unione europea egli Stati Uniti per un Occidente forte, per la nostra civilizzazione” e “anche per le nostre relazioni economiche, che valgono il 30% dell’intercambio mondiale”, ha detto la presidente del Consiglio, sottolineando che “ci sono molte questioni da discutere, ci sono dei problemi che vanno superati, ma sappiamo quanto le relazioni tra Europa e Stati Uniti siano fondamentali nell’ambito di un Occidente che vuole mantenere chiaramente la sua unità, che vuole mantenere la sua forza, che deve essere ancora in grado di disegnare la rotta”.
“Un confronto costruttivo oggi a Palazzo Chigi con il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. L’Italia intende fare la sua parte per rilanciare il dialogo tra Unione Europea e Stati Uniti: due realtà chiamate ad affrontare insieme le grandi sfide globali”, ha commentato a fine giornata, su X, la premier. Per poi aggiungere: “Libertà, democrazia e centralità della persona sono i valori comuni su cui costruire un futuro più sicuro, prospero e stabile. Sono orgogliosa di questo passo in avanti per l’unità dell’Occidente”.
Il vicepresidente Usa, prima e dopo il “triangolare”, ha manifestato grandi segnali di apertura nei confronti dell’Europa. “Penso che avremo una grande colloquio e spero che sarà l’inizio di un negoziato a lungo termine negoziato commerciale”, ha detto JD Vance prima dell’incontro oggi a Palazzo Chigi, aggiungendo di “apprezzare l’ospitalità di Georgia Meloni e il fatto che Ursula von der Leyen sia qui disposta ad avviare questo dialogo”. Poi ha aggiunto. “Parlo anche a nome del presidente Trump quando dico che siamo grandi fan suoi e dell’Italia. La presidente Meloni si è offerta, e il presidente Trump e io abbiamo accettato, di costruire ponti tra Europa e Stati Uniti”,
ha aggiunto.
“Quando un mese fa sono stata ospite del presidente Trump a Washington avevo proposto un incontro tra Unione europea e Stati Uniti, sono molto orgogliosa di avere l’occasione oggi di ospitare due dei leader di Usa e Ue per iniziare un dialogo“, aveva dichiarato Meloni aprendo l’incontro. Nella sede del governo non c’era Trump, ma il suo numero due. Eppure, come fanno notare fonti vicine al dossier, poco importa: il trilaterale rappresenta un importante risultato diplomatico per la premier italiana (“il nostro lo abbiamo fatto, ora tocca a loro”, ossia a Vance e Ursula).
Meloni, non a caso, ha insistito sul valore strategico del dialogo transatlantico: “Noi sappiamo che ci sono molte questioni da discutere, sappiamo anche che ci sono dei problemi che vanno superati, sappiamo soprattutto quanto le nostre relazioni, le relazioni tra Europa e Stati Uniti siano fondamentali nell’ambito di un Occidente che vuole mantenere la sua unità, la sua forza, che deve essere ancora in grado di disegnare la rotta”. Tra i temi sul tavolo, in primo piano i dazi: “Sappiamo quanto siano importanti le nostre relazioni commerciali e siamo qui ovviamente per discutere di tutto questo. Io spero che la giornata di oggi possa essere un primo incontro e un nuovo inizio”, afferma la premier. E ancora: “Per la materia commerciale voi sapete che la competenza in Europa è della Commissione, quindi il ruolo dell’Italia è soprattutto un ruolo legato alla necessità, alla voglia, di favorire il dialogo”.
E la Ue? Pronta a trattare. “Ciò che ci unisce è che alla fine vogliamo raggiungere un buon accordo per entrambe le parti”, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ringraziando Meloni ”per la sua ospitalità, per averci ricevuto qui oggi, per aver reso possibile questo incontro trilaterale” e per la ”splendida giornata in Vaticano”.
Rivolgendosi a Vance, il presidente della Ue ha aggiunto: ”Come ha detto, abbiamo un rapporto molto speciale e stretto. Se posso parlare di scambi commerciali, abbiamo davvero la più grande relazione commerciale al mondo. Con oltre 1,5 trilioni di dollari all’anno. Molto interconnessi. Quindi, è importante ora, abbiamo scambiato documenti, che i nostri esperti stiano analizzando a fondo, discutendo i dettagli. Tutti sanno che il diavolo si nasconde nei dettagli”.
Il ruolo strategico dell’Italia sullo scacchiere internazionale
Meloni, nel “punto stampa”, ha parlato anche del ruolo centrale dell’Italia. “Ci sono alcuni temi che sono competenze della Commissione, quindi il ruolo dell’Italia è di favorire un dialogo franco e aperto. Ma sicuramente voglio ringraziare i miei due interlocutori per aver offerto questa occasione”, ha proseguito la presidente del Consiglio.
Non è mancato, ovviamente, un passaggio sulla guerra. Sull’Ucraina ”ciò che ci unisce è il desiderio di una pace giusta e duratura”. ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Rivolgendosi a Vance il presidente della Commissione Ue ha aggiunto: ”So quanto lei sia impegnato a porre fine a questa guerra e la ringrazio per questo. Quindi, ciò che è importante ora è certamente che si continui a insistere, che le cose si stiano muovendo in avanti”. ”Credo che la prossima settimana sarà cruciale a questo proposito”, aggiunge. Sul spesa per la difesa, von der Leyen è stata chiara. “So che gli Stati membri europei devono aumentare gli investimenti nella difesa. Ecco perché, come Commissione, dobbiamo aumentare gli investimenti nella difesa. E questo, naturalmente, rafforzerà l’Unione Europea. Abbiamo consentito l’utilizzo di fino a 800 miliardi di euro nei prossimi quattro anni per gli investimenti nella difesa”, sottolinea il presidente. ”Sappiamo cosa significhi un’Europa forte, e anche una Nato forte. Quindi, faremo certamente il punto della situazione al vertice Nato”.
La soddisfazione di Bignami e Malan
“Il presidente Meloni si era presa l’impegno di svolgere il ruolo di mediazione tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea e di organizzare un incontro per raggiungere un’intesa e scongiurare una guerra commerciale. Con l’incontro di oggi con il vicepresidente Usa e la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, quella promessa è stata mantenuta. E le parole del vicepresidente Vance, di ringraziamento nei confronti di Giorgia Meloni e di condivisione del suo ruolo di ‘pontiera’ ci confermano l’efficacia di una linea politica che ha reso l’Italia finalmente protagonista e l’ha posta al centro delle dinamiche internazionali”, dichiarano i capigruppo di Fratelli d’Italia al Senato ed alla Camera dei deputati, Lucio Malan e Galeazzo Bignami.
“L’incontro di oggi è un successo diplomatico eccezionale e ribadisce che non sono le pacche sulle spalle o le foto opportunity a dare la misura del ruolo della nostra Nazione, ma piuttosto quella coerenza e quell’equilibrio che Giorgia Meloni ha dimostrato dall’inizio del suo mandato e che oggi la consacrano come indiscusso leader internazionale. Coloro che da sinistra continuano a parlare di Italia isolata hanno ormai superato la faziosità e sono semplicemente al ridicolo”, concludono gli esponenti di Fdi.