
La pace possibile
Ucraina-Russia, dal vertice di Istanbul per adesso arriva solo un accordo sullo scambio di mille prigionieri
Un accordo per lo scambio di mille prigionieri, ovvero mille russi per altrettanti ucraini. Questo il primo vero risultato ottenuto durante i colloqui che si sono svolti a Istanbul tra la delegazione inviata da Mosca e quella arrivata da Kiev. Lo ha dichiarato ai giornalisti il capo della delegazione russa, l’ex ministro della Cultura e consigliere del presidente russo Vladimir Putin, Vladimir Medinski. ”Nei prossimi giorni ci sarà un grande scambio di prigionieri, mille in cambio di mille’‘, ha dichiarato l’inviato russo. Il capo della delegazione ucraina, il ministro della Difesa Rustem Umerov, ha confermato.
Durante i negoziati, hanno aggiunto, si è anche parlato di come arrivare a un accordo per il cessate il fuoco e di un possibile incontro tra il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky. Incontro che avrebbe potuto tenersi in queste ore a Istanbul, se Putin avesse accettato l’invito di Zelensky e l’auspicio del presidente americano Donald Trump. Pronto a raggiungere i due leader in guerra se l’incontro si fosse tenuto.
Ucraina-Russia, per Erdogan “una svolta di pace” il vertice di Istanbul
Quello di oggi tra le delegazioni russa e Ucraina a Istanbul è “un punto di svolta critico affinché in Ucraina le armi vengano messe a tacere e si possano gettare le basi per una pace duratura”, è stato il commento del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan intervenendo al sesto vertice della Comunità politica europea in corso a Tirana. “Si è aperta un’importante finestra di opportunità per fermare lo spargimento di sangue per la prima volta da marzo del 2022”, ha rimarcato il presidente, sottolineando lo sforzo turco per un “cessate il fuoco globale”. Erdogan ha poi detto di sperare “che questa opportunità non sia sprecata. In questa fase, contiamo sul sostegno di tutti i nostri partner per mantenere aperti i canali di dialogo. Come ho sempre detto, non ci saranno perdenti in una pace giusta”, ha concluso.
La versione di Kiev e di Mosca
Un alto funzionario ucraino presente ai colloqui di pace a Istanbul ha accusato Mosca di aver presentato “richieste inaccettabili” che non erano state discusse in precedenza, tra cui quella che le forze di Kiev si ritirino da ampie zone del territorio che controllano affinché possa essere attuato un cessate il fuoco completo. Il funzionario, che ha parlato con l’Associated Press a condizione di rimanere anonimo, ha affermato che sembrava che la delegazione russa “volesse deliberatamente mettere sul tavolo proposte irrealizzabili per abbandonare l’incontro di oggi senza alcun risultato”. Il funzionario ha aggiunto che la parte ucraina ha ribadito di rimanere concentrata sul raggiungimento di progressi concreti: un cessate il fuoco immediato e un percorso verso una diplomazia sostanziale, “proprio come proposto dagli Stati Uniti, dai partner europei e da altri paesi”.
La Russia, dal canto suo, si dichiara “soddisfatta” dei risultati ottenuti a Istanbul nei primi colloqui di pace diretti con l’Ucraina da anni ed è pronta a ulteriori incontri. “Nel complesso, siamo soddisfatti dei risultati e pronti a proseguire i contatti”, ha detto Medinsky, aggiungendo che i negoziati potranno proseguire una volta che entrambe le parti si saranno confrontate su un possibile cessate il fuoco.