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perugia ventenne arrestato per terrorismo jihad

L'ombra lunga dell'Isis

Terrorismo fai-da-te: arrestato a Perugia un altro ventenne. In casa manuali per costruire bombe e prove di radicalizzazione jihadista

L’inchiesta coordinata dalla Procura umbra con l'aiuto anche dell'Fbi, ha ricostruito una rete di accessi a siti islamisti: il giovane avevava provato a fabbricare un ordigno ad alto potenziale lesivo

Cronaca - di Demetra Orsi - 26 Maggio 2025 alle 14:31

Non è un episodio isolato,  ma la conferma di un fenomeno sotterraneo che si ripresenta con inquietante regolarità. A pochi giorni dall’arresto del ventenne egiziano trovato in possesso di un vero e proprio arsenale digitale del jihadismo, un altro caso scuote il Paese: questa volta il protagonista è un italiano, incensurato, di appena 24 anni, fermato dalla polizia di Perugia su mandato della Procura, con l’accusa di autoaddestramento con finalità di terrorismo… anche internazionale.

Perugia, il ventenne nella rete dell’Isis

La Direzione centrale della Polizia di prevenzione, in collaborazione con l’Fbi infatti, ha individuato diversi indirizzi Ip attivi in Italia che avevano effettuato accessi a siti collegati a organizzazioni jihadiste: portali dediti alla propaganda, al proselitismo, al reclutamento e all’insegnamento delle tecniche di fabbricazione di ordigni esplosivi.

L’intervento della Digos e la perquisizione

È da questi dati che ha preso forma il lavoro della Digos di Perugia, coordinata dalla procura diretta da Raffaele Cantone. Gli agenti hanno identificato un indirizzo attivo nel capoluogo umbro, riconducibile al giovane. A settembre è scattata la perquisizione domiciliare: nell’abitazione del ragazzo è stato sequestrato un ingente quantitativo di materiale digitale.

All’interno dei device erano conservati migliaia di file: manuali per la costruzione di armi, istruzioni per la produzione di polvere pirica e documentazione che attestava una progressiva radicalizzazione. Le analisi tecniche hanno anche accertato un tentativo concreto di costruzione di una bomba, attraverso la modifica di un artificio comune per incrementarne il potenziale lesivo.

La richiesta di custodia cautelare e l’arresto

«Ricostruita l’intera vicenda, anche sulla scorta degli elementi d’indagine forniti dalla Digos – spiega la procura – è stata chiesta per l’uomo l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere». Il Gip di Perugia ha accolto la richiesta, rilevando la «gravità dei fatti», la presenza di «gravi indizi di colpevolezza» e la «pericolosità» sociale del soggetto.

Gli agenti, dunque, acquisito il provvedimento gli hanno dato piena esecuzione: il ventenne è stato rintracciato e trasferito presso il carcere di Perugia Capanne.

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di Demetra Orsi - 26 Maggio 2025