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Strage di Viareggio, la Corte d’Appello conferma la condanna a 5 anni per Moretti, l’ex ad di Fs

Giustizia

Strage di Viareggio, la Corte d’Appello conferma la condanna a 5 anni per Moretti, l’ex ad di Fs

Cronaca - di Alessandra Parisi - 27 Maggio 2025 alle 19:11

Strage di Viareggio, la Corte d’Appello di Firenze ha confermato senza alcuna modifica le dodici condanne già stabilite nel secondo grado del processo ‘ter’ sull’incidente ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009, che costò la vita 32 persone e provocò oltre 100 feriti. Confermata dunque la condanna a 5 anni per l’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti, tra i 12 imputati per i quali i giudici di secondo grado di Firenze erano chiamati a quantificare le condanne, limitatamente all’entità della riduzione di pena inflitta per gli attenuanti generici. “Siamo delusi e ricorreremo in Cassazione”, ha detto l’avvocato Ambra Iovine, legale dell’ex ad di Fs e Rfi, presente in aula. Ma la sesta sentenza non metterà fine alla lunga vicenda giudiziaria, perché tutte le difese degli imputati hanno già manifestato l’intenzione di fare ricorso in Cassazione.

Strage di Viareggio, confermate tutte le dodici condanne

Presieduta dal giudice Alessandro Nencini, la Corte si è ritirata in Camera di consiglio intorno alle 14, dopo l’ultima fase del dibattimento, per poi comunicare il verdetto poco dopo le 16. In aula erano presenti, come in ogni udienza, i familiari delle vittime. Per conoscere le motivazioni del verdetto bisognerà aspettare il deposito entro 90 giorni. Il nuovo processo era nato da una decisione della Corte di Cassazione, che nel gennaio 2024 aveva confermato la responsabilità penale degli imputati, ma imposto un nuovo giudizio d’appello sulla quantificazione delle pene. La Corte fiorentina ha respinto le richieste degli imputati, aderendo in pieno alla posizione del sostituto procuratore generale Salvatore Giannino, che nell’udienza del 18 marzo aveva chiesto la conferma delle pene.  Tra i 12 imputati figurano anche l’ex ad di Rfi di Rfi Michele Mario Elia, che ha avuto 4 anni, 2 mesi e 20 giorni.

I familiari delle vittime: è la giustizia che aspettavamo da tempo

Commosse le reazioni dei familiari delle vittime. “La sentenza non ci ridarà indietro i nostri cari, ma è una forma di giustizia che aspettavamo da troppo tempo”, ha detto all’Adnkronos Daniela Rombi, madre di una delle giovani vittime e da anni in prima linea nel chiedere verità e responsabilità. “È la sentenza che ci aspettavamo. I familiari delle vittime, costituite parti civili, non hanno mai cercato vendetta o facile giustizialismo. Abbiamo partecipato al processo per affermare l’accertamento della verità e delle responsabilità”, ha detto l’avvocato Tiziano Nicoletti, legale di parte civile dei familiari. Anche la sentenza di oggi, per la sesta volta, conferma le responsabilità del disastro ferroviario e della morte di 32 persone. “La quantificazione della pena non è di competenza delle parti civili, e non ci interessa. Noi volevamo l’accertamento della verità, perché non accada mai più”.

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di Alessandra Parisi - 27 Maggio 2025