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Sorpresa: la ristoratrice pro-Pal di Napoli nel giorno della strage di Hamas definiva “terroristi” gli israeliani

La lite sul Medio Oriente

Sorpresa: la ristoratrice pro-Pal di Napoli nel giorno della strage di Hamas definiva “terroristi” gli israeliani

Cronaca - di Marta Lima - 5 Maggio 2025 alle 11:14

Sarà anche vero che la ristoratrice pro-Pal di Napoli Nives Monda non ha cacciato i turisti israeliani dalla sua “Taverna Santa Chiara”, come ha spiegato in un comunicato stampa, ma di certo risulta difficile pensare che la discussione che è sfociata poi nel litigio sulle responsabilità di “sionisti” e “terroristi palestinesi” si sia svolta in modo democratico e sereno. Almeno se si legge un post delirante che la ristoratrice pubblicava sulla sua pagina Fb nel giorno della più terribile strage del dopoguerra contro Israele, firmata Hamas. “Per una volta sono d’accordo con i benpensanti quando dicono che i terroristi non vanno appoggiati. E’ proprio così: via i sionisti macellai dalla Palestina”.

Lo screenshot è stato scovato e pubblicato dal giornalista napoletano Simone Di Meo, che commenta: “Il 9 ottobre in Israele stavano ancora raccogliendo i cadaveri e i bambini Bibas erano nelle mani della feccia di Hamas. E questa signora – che ora strilla sull’odio social – aveva il ‘coraggio’ di scrivere questo abominio. Senza parole. Unica cosa giusta da fare è boicottare la sua Taverna di Santa Chiara non per la lite di ieri, ma per questo post di 2 anni fa”.

Lo scontro tra la ristoratrice pro-Pal e la famiglia di israeliani si sposta in Procura

Lo scorso 3 maggio, dopo aver mangiato, la ristoratrice pro-Pal e i suoi ospiti israeliani avevano cominciato a parlare del conflitto in Medio Oriente, ma il confronto – come si evince dai video – era degenerato in uno scontro. Il filmato mostra, infatti, la turista accusare la titolare Nives Monda di «odiare gli ebrei» e di «sostenere il terrorismo». Quest’ultima nega, prova a ribattere. Poi conclude in inglese: «You can go ahead, I don’t want your money (potete andare, non voglio i vostri soldi, ndr)». Se non li ha cacciati, poco ci manca…

La turista israeliana che ha divulgato il video, Gilli Moses, attacca: “Vergognoso. Abbiamo toccato con mano cosa sia l’antisemitismo. Non avremmo mai immaginato potesse succedere a Napoli, città meravigliosa dove nell’aria si respirano libertà e amore. Valuteremo se dare seguito a questa nostra denuncia con un esposto formale”.

La ristoratrice ha dato la sua versione dei fatti: “Appena avuta discussione con due turisti stranieri: alla fine del pasto si mettono a parlare con il tavolo accanto e dicono che sono israeliani e di quanto è bella Israele e di andare a visitarla. Nasce una conversazione pacifica collettiva, dati gli spazi ridotti della Taverna e, quindi, parlo della nostra scelta di aderire alla campagna contro l’ apartheid israeliano e contro il genocidio palestinese. Di punto in bianco, loro iniziano ad attaccarmi con arroganza, accusarmi di antisemitismo e a minacciarmi, urlandomi contro e riprendendomi con il cellulare. È evidente che la presa di posizione è improcrastinabile; per questo noi ripubblichiamo la posizione assunta dal nostro esercizio commerciale e invitiamo tutti gli esercenti a farlo”. “Alla luce della campagna di odio e mezzo social che è stata scatenata e delle minacce ricevute, volte a minare anche la nostra incolumità personale nonché l’andamento della nostra attività, sporgeremo formale querela”, scrive ancora sui social la titolare. Ma quel posto della signora Nives, del 9 ottobre del 2023, vale molto più di tanti video, spiegazioni e denunce..

Il caso è già al vaglio della Digos della Questura e del comando provinciale dei carabinieri di Napoli.

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di Marta Lima - 5 Maggio 2025