
Antisemitismo viscerale
Sfregio Pro-Pal a Milano: deturpato il murale della Shoah. Scritte e vernice rosso sangue sull’opera pop coi Simpson ad Auschwitz
Ancora uno scempio perpetrato contro storia, memoria e educazione contro l'odio. Una vistosa scritta "Free Pal" e della vernice rosso sangue sulla stella di David hanno vandalizzato completamente il celebre graffito milanese
Sfregio Pro-Pal alla memoria, un ennesimo scempio perpetrato a dispetto di storia e tributo commemorativo: al Memoriale della Shoah di Milano, una vistosa scritta “Free Pal” e della vernice rosso sangue sulla stella di David hanno deturpato completamente il celebre murale pop “Binario 21, I Simpson ebrei deportati ad Auschwitz”, realizzato dall’artista contemporaneo aleXsandro Palombo. A azione vandalica messa a segno, dell’opera iconica resta ormai ben poco: solo un grave sfregio antisemita, che trasforma un omaggio alla memoria in un’esaltazione dell’odio anti ebraico.
Sfregio Pro-Pal al Memoriale della Shoah
Il murale, realizzato il 27 gennaio 2023 in occasione della Giornata della Memoria, raffigurava la famiglia Simpson nelle vesti di deportati ad Auschwitz. Un’opera d’arte pop dal forte valore simbolico e universale, divenuta nota a livello internazionale come monito contro l’oblio degli orrori del nazismo e contro l’indifferenza. Oltre al suo valore artistico e commemorativo, dunque, quest’opera rivestiva anche un’importanza educativa fondamentale: utilizzando lo stile inconfondibile dei Simpson, un linguaggio visivo iconico e immediatamente riconoscibile, Palombo è riuscito a parlare direttamente alle giovani generazioni.
Dopo l’atto vandalico dell’opera pop resta ben poco…
Attraverso una forma espressiva moderna, vicina alla sensibilità dei ragazzi, l’artista ha saputo trasmettere un messaggio potente e accessibile sulla Shoah, sulla memoria e sulla necessità di non dimenticare. Affermando di fatto, come in un’epoca in cui i testimoni diretti stanno scomparendo, usare il linguaggio universale dei cartoon possa rivelarsi uno strumento essenziale per educare i più giovani e costruire una coscienza storica condivisa. Oggi, però, quell’opera è stata brutalmente cancellata e trasformata in un inquietante manifesto politico, intriso di antisemitismo. Un gesto che conferma come l’odio antiebraico rappresenti una minaccia crescente e dilagante purtroppo persino nei luoghi deputati alla memoria.
Italpress