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Sempio, il malore e i biglietti rinvenuti nella spazzatura gettano nuove ombre

Garlasco, buio e misteri

Sempio, l’ombra inquietante dai biglietti nella spazzatura: “Ho fatto cose talmente brutte che nessuno può immaginare”

Nelle ultime ore piombano sulla vicenda novità dirompenti: l'impronta del palmo di Sempio sul muro delle scale vicino al cadavere di Chiara Poggi, su cui i carabinieri già nel 2020 dissero: «L'ha lasciata l'assassino». Quel malore all'interrogatorio del 2008. E quegli appunti nell'immondizia che...

Cronaca - di Greta Paolucci - 21 Maggio 2025 alle 09:21

Il “giallo di Garlasco” apre a un nuovo, inquietante capitolo. Nelle ultime ore piombano sulla vicenda almeno quattro novità dirompenti: l’impronta del palmo di Sempio sul muro delle scale vicino al cadavere di Chiara Poggi, su cui i carabinieri già nel 2020 dissero: «L’ha lasciata l’assassino». Il racconto integrale del super-testimone che rese un racconto dettagliato e inquietante. Le telefonate inedite della madre di Andrea Sempio. E gli audio mai sentiti di Paola Cappa

Il giallo di Garlasco, le novità che infittiscono il mistero

Uno dei casi di cronaca nera più discussi e controversi degli ultimi anni, torna prepotentemente alla ribalta grazie a una nuova e sorprendente rivelazione. L’impronta palmare di Andrea Sempio sarebbe stata individuata sul muro lungo le scale della villetta di Via Pascoli, proprio nel punto in cui fu ritrovato il corpo senza vita di Chiara Poggi. Questa eccezionale novità investigativa, emersa in questi giorni e oggetto di un approfondito servizio andato in onda ieri sera a Le Iene su Italia 1, getta nuove ombre sul caso e riaccende il dibattito sulla colpevolezza di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio della fidanzata e ormai arrivato quasi al termine della condanna.

Il ritrovamento dell’impronta di Sempio rappresenta un elemento dirompente. Per anni, la narrazione ufficiale ha puntato esclusivamente su Alberto Stasi come unico responsabile, basandosi su indizi e circostanze che, seppur giudicati sufficienti per una condanna, hanno sempre lasciato aperte delle questioni irrisolte. L’impronta di Sempio, unita ad altri elementi già noti ma finora poco valorizzati, potrebbe suggerire nuove piste investigative e rimettere in discussione l’intera ricostruzione degli eventi.

Quel malore di Sempio che non risulta nel verbale…

E tra luci e ombre, con il passare delle ore emergono nuovi elementi che farebbero sospettare dell’uomo, sebbene lui abbia sempre proclamato la sua innocenza. Secondo quanto scrive Repubblica, per esempio, il procuratore aggiunto Stefano Civardi e le pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, titolari del fascicolo, hanno scoperto – tra l’altro – che Sempio si sentì male davanti ai carabinieri durante l’interrogatorio del 4 ottobre 2008, il giorno in cui esibì lo scontrino del parcheggio. Eppure, quel malore non fu mai messo a verbale.

A confermare l’accaduto sarebbero stati gli archivi del 118, da cui risulterebbe l’intervento di un’ambulanza per ben 40 minuti quel giorno per soccorrere Andrea Sempio. Si parlerebbe, di un calo di pressione accusato dal giovane all’inizio dell’interrogatorio. Una circostanza, quella del malore del nuovo indagato durante quell’interrogatorio, che peraltro sarebbe stata inconsapevolmente confermata dalla madre, Daniela Ferrari. E proprio in uno dei colloqui registrati con la Iena Alessandro De Giuseppe. Un mancamento come quello che, incredibilmente, avrebbe colto qualche giorno fa la stessa donna, mentre gli inquirenti la incalzavano di domande sulla sua amicizia con un vigile del fuoco di Vigevano che lei forse incrociò proprio la mattina del 13 agosto 2007.

Quei biglietti di Sempio ritrovati nella spazzatura…

E ancora. Come riporta oggi il Tgcom24, per esempio, il nuovo filone d’inchiesta – basato su metodi investigativi tradizionali come appostamenti notturni davanti a casa Sempio – avrebbe portato al rinvenimento nella spazzatura di «alcuni biglietti manoscritti con frasi che farebbero trapelare un chiaro turbamento, sebbene non vi siano riferimenti diretti all’omicidio di Chiara Poggi. Pezzi di carta, poi accartocciati e buttati, con parole che oggi sono al vaglio degli investigatori. Uno, in particolare, con la scritta “Ho fatto cose talmente brutte che nessuno può immaginare”.

Insomma, è sempre più lampante che a ogni ora che passa. Ad ogni ultima novità che spunta. E a ogni nuovo dettaglio investigativo che emerge, è evidente ormai soprattutto una verità: il caso Garlasco continua a costellarsi di interrogativi che dimostrano quanto e perché possa dirsi tutt’altro che chiuso. La dinamica dell’omicidio. La mancanza di un movente chiaro per Stasi. Le incongruenze in alcune testimonianze. E la gestione di alcune prove, hanno alimentato nel tempo dubbi e perplessità. L’impronta di Sempio, in questo contesto, assume un peso specifico notevole. Potrebbe significare che Sempio era presente sulla scena del crimine in un momento diverso da quello dichiarato? Oppure che il suo ruolo nella vicenda sia stato finora sottovalutato o travisato?

In questo quadro sempre più articolato e confuso, allora, le ultime rivelazioni, amplificate dal servizio de Le Iene andato in onda ieri sera, aggiungono ulteriori strati di complessità a un giallo già parecchio intricato, e da molto tempo ormai. Oltre all’impronta di Andrea Sempio sulle scale della villetta Poggi, infatti, emergono nuovi dettagli che riaprono interrogativi su un testimone chiave e sul ruolo delle cugine di Chiara, le sorelle Cappa.

 

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di Greta Paolucci - 21 Maggio 2025