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Scandaloso show su La7, da Montanari insulti alla Meloni

Sinistra alla frutta

Scandaloso show di Montanari in tv, insulta in un sol colpo premier e elettori: Meloni? È eversiva e parla a sudditi (video)

Il prof ospite di Lilly Gruber pontifica dal salotto radical chic de La 7 con il solito livore "flemmatico" declinato ad attacchi e offese che, più che mai ieri su La 7, hanno dell'illogico e dell'offensivo. Una demonizzazione ideologica, ma di basso livello...

Politica - di Ginevra Sorrentino - 3 Maggio 2025 alle 11:02

Niente, non c’è proprio niente da fare: ancora una volta, il professor Tomaso Montanari, noto per la sua stizza polemica e la sua inclinazione a trasformare, con fare flemmatico, ogni dibattito in un ring, è tornato a dare sfoggio di sé e della sua loquela al vetriolo nel salotto televisivo di Otto e mezzo. Bersaglio della sua furia verbale, per l’ennesima puntata del solito show anti-governativo, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, “rea” (ai suoi occhi) di aver espresso, in un’intervista all’Adnkronos, concetti che, evidentemente, hanno urtato la suscettibilità del docente senese, guru della sinistra e accademico sentenziante a suon di attacchi e insulti (all’occorrenza).

Il solito Montanari dalla Gruber: insulti alla Meloni

Ma procediamo con ordine. Montanari, in collegamento con lo studio de La7 dal suo feudo di Porto Ercole (non sarà Capalbio, ma siamo lì, anche geograficamente), con la consueta altezzosità più incline alla prosopopea dialettica che al ragionamento freddo e obiettivo, ha bollato la Meloni come «eversiva». Negando qualsiasi traccia di moderazione nel suo operato. Un’accusa grave, lanciata con la leggerezza di chi, abituato ai pulpiti universitari e ai salotti radical chic, sembra voler ignorare il peso delle parole. E ancora: per rincarare la dose delle recriminazione premette subito: «La sua comunicazione punta tutto all’ignoranza, parla ai sudditi»…

Dal prof attacchi scomposti quanto illogici

Dunque il rettore dell’Università per stranieri di Siena stavolta, sempre ergendosi dal pulpito de La7 e in linea con il rituale anti, stavolta ha centrato nel suo mirino non solo la premier, ma addirittura anche gli elettori di Fratelli d’Italia, sbalzati in un iperbolico salto dialogico nel turbinio delle sue dissertazioni nel cuore di un attacco che ha dirottato l’asse del ragionamento polemico dai governanti di centrodestra, direttamente ai cittadini che li votano.

«L’ignoranza generale aiuta queste retoriche a fare presa»

«Siamo qualcosa che assomiglia all’Ungheria di Orban. Attaccano le università perché sono un nemico di questa comunicazione che punta sull’ignoranza, parla al suddito. L’ignoranza generale aiuta queste retoriche a fare presa», esordisce allora, senza troppi preamboli, il prof dalla cattedra mediatica al cospetto della preside Lilly Gruber… La quale, intervenendo nel monologo professorale, ha posto la questione: «La premier ha detto chiaro e tondo: Con Trump leali ma non subalterni”». Apriti cielo…

Montanari tra insulti a Meloni e attacchi ai cittadini. E sul concetto di moderato…

La digressione puntualizzante della conduttrice non può che scatenare Montanare che, infatti, come prevedibile, reagisce piccato: «Non siamo subalterni? Se lo si deve precisare è perché sa bene che Trump è imprevedibile. Io non vedo questo moderatismo. Nell’intervista ha ribadito la necessità del premierato, che é riforma estrema. I suoi progetti non sono affatto moderati. È eversiva».

Montanari e l’insulto choc a Meloni: «È eversiva»

Una demonizzazione ideologica, ma di basso livello…

Ma Montanari non si è limitato a questo. Ha anche criticato aspramente le dichiarazioni della premier, tacciandole di populismo e di distorsione della realtà. Un copione ormai collaudato, quello della sinistra che, incapace di confrontarsi con le idee altrui, preferisce ricorrere all’insulto e alla demonizzazione. Il professore, evidentemente, vive in un mondo parallelo, dove la realtà è filtrata dalle sue ideologie, e dove chi non la pensa come lui è automaticamente un nemico da attaccare, insultare, delegittimare ad ogni costo. E con ogni mezzo. Un atteggiamento che, lungi dall’arricchire il dibattito pubblico, lo avvelena e lo riduce a una sterile contrapposizione di slogan.

Sinistra alla frutta

L’intervento di Montanari è l’ennesima dimostrazione di come una certa sinistra, arroccata nelle sue posizioni di privilegio, sia incapace di accettare il cambiamento e di dialogare con chi la pensa diversamente. Un’opposizione fatta di insulti e di accuse infondate, che non fa altro che allontanare i cittadini dalla politica e alimentare la sfiducia nelle opposizioni.

Da Montanari insulti a Meloni e elettori, tanto fumo polemico e zero proposte

Mentre il Paese affronta sfide complesse, la sinistra continua a perdere tempo in sterili polemiche, dimostrando una preoccupante distanza dalla realtà e dalle esigenze dei cittadini. Montanari e i suoi compagni di cordata, con il loro linguaggio violento e le loro accuse infondate, si confermano i veri eversori della ragione, i nemici del dialogo e del confronto democratico.

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di Ginevra Sorrentino - 3 Maggio 2025