CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Report choc: in Italia oltre 1000 cadaveri senza nome. Triste record per la Capitale: solo 251 a Roma

Persone scomparse

Report choc: in Italia oltre 1000 cadaveri senza nome. Triste record per la Capitale: solo 251 a Roma

Cronaca - di Alessandra Parisi - 21 Maggio 2025 alle 18:35

Numeri impressionanti con il triste record della Capitale. Sono 1.108 i cadaveri non identificati in Italia al 30 aprile scorso. Ben 251 nell’ultimo anno solo a Roma, che registra le cifre più alte. Lo rivela un report choc del Commissario straordinario delle persone scomparse, riportato dall’Adnkronos in esclusiva. Si tratta di corpi non identificati che nessuno reclama, repertati e seppelliti a spese degli enti locali che hanno sottoscritto un protocollo ad hoc.

Oltre 1000 cadaveri senza nome in Italia

Oltre 650 di questi cadaveri senza nome sono stati ritrovati sui binari delle ferrovie, nelle aree boschive, nelle baracche, in abitazioni in stato di abbandono, sulle sponde dei fiumi e negli ospedali di grandi città come Roma, Milano, Genova. I corpi senza identità sono comunque stati seppelliti a spese dei Comuni grazie al protocollo firmato da nove Regioni italiane con il Commissario straordinario per le persone scomparse.

L’allarme del medico legale Ranalletta

A lanciare l’allarme è il medico legale, Dalila Ranalletta, ospite alla trasmissione Forum condotta da Barbara Palombelli. I numeri, riferiti all’agenzia giornalistica dall’ufficio del Commissario, lasciano senza parola. In Lombardia, prima regione ad aver sottoscritto il protocollo, sono 180 i cadaveri non identificati. Nel Lazio, fino al 30 aprile scorso, sono stati contati 269 cadaveri non identificati, di cui solo 251 solo a Roma, 11 a Latina, 2 a Rieti, 5 a Viterbo. In Puglia sono 65, in Toscana sono 52, in Liguria sono 41. In Sardegna sono stati trovati 38 cadaveri non identificati, in Abruzzo 7, in Basilicata 2.

L’intesa tra 9 Regioni per la sepoltura

L’intesa punta a dare un nome a questi cadaveri mai reclamati, non censiti, introducendo procedure uniformi e omogenee per alimentare costantemente la banca dati del dna. “Il protocollo è frutto di un lavoro intenso, che ha visto la Regione Lazio particolarmente attiva”, spiega all’Adnkronos Ranalletta, delegata della Regione Lazio all’attuazione dell’intesa. “Ogni Comune ha dedicato uno spazio nei propri cimiteri alle persone scomparse dove i corpi vengono trasferiti solo dopo che la scientifica ha ultimato gli accertamenti. E una volta arrivati i risultati di tutte le analisi. A Roma poi, a parte il numero di abitanti, abbiamo anche una notevole quota di extracomunitari, oltretutto non censiti, e il problema è che non si riesce a identificarli perché non ci sono i confronti. E la Capitale è destinata ad avere un numero importante di queste persone non identificate”.

Prelievo dna e funerali, le spese a carico dei Comuni

Il principale nodo da sciogliere – precisa il medico legale  – è quello delle spese da sostenere. “La questione, infatti, è che il commissario straordinario del governo è senza portafoglio, ma c’è da far fronte a diversi oneri, come il prelievo del dna e gli accertamenti anche odontoiatrici. L’Anci ha accettato che siano i Comuni a pagare trasporto e seppellimento della salma, con funerali a carico delle diverse amministrazioni. Ma nei comuni più piccoli la spesa può essere difficile da sostenere”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Alessandra Parisi - 21 Maggio 2025