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Da Kelany un emendamento contro il “trucchetto” delle domande d’asilo da parte dei migranti trasferiti in Albania

La contromossa

Rapine, tentati omicidi, stupri: il bel curriculum dei 14 migranti mandati in Albania e “liberati” dai giudici

Sara Kelany ricorda chi sono i migranti che si sono «trasformati in rifugiati da tutelare» grazie a «sentenze dal sapore ideologico» e presenta un emendamento al dl Albania per evitare il "trucchetto" che lo consente

Politica - di Redazione - 8 Maggio 2025 alle 15:45

«Da quando il governo ha deciso di aprire il Cpr di Gjader anche ai migranti già destinatari in Italia di un provvedimento di espulsione sono giunte alcune sentenze, dal sapore ancora una volta ideologico, che fino ad oggi hanno avuto l’effetto di rimettere a piede libero ben 14 soggetti pericolosi trattenuti nel centro in Albania in attesa di rimpatrio». A ricordarlo è stata la deputata Sara Kelany, responsabile nazionale del dipartimento Immigrazione di FdI nonché relatrice del dl Albania, all’esame della commissione Affari costituzionali della Camera.

La denuncia di Kelany sui 14 migranti mandati in Albania e rimessi a piede libero

«È bastato che questi signori presentassero una domanda d’asilo perché si trasformassero in rifugiati da tutelare, ignorando sia il fatto che la loro richiesta fosse stata dichiarata manifestamente infondata – e cosa dice la legge italiana in merito a questa fattispecie – sia il loro curriculum criminale», ha proseguito Kelany.

L’emendamento per impedire i “trucchetti” per le liberazioni facili

La deputata di FdI quindi ha presentato un emendamento al testo che prevede che «lo straniero trasferito nella struttura», ovvero il Cpr in Albania, «vi permane quando vi sono fondati motivi per ritenere che la domanda di protezione internazionale sia stata presentata al solo scopo di ritardare o impedire l’esecuzione del respingimento o dell’espulsione».

Rapine, tentati omicidi, stupri: il “bel” curriculum criminale che gli immigrazionisti ignorano

«È bene ricordare, infatti – ha aggiunto – che stiamo parlando di soggetti con condanne penali per reati gravissimi: furti, rapine, tentati omicidi, violenze sessuali, pedopornografia. Evidentemente per imporre la propria ideologia politica qualcuno è disposto a passare sopra alla sicurezza degli italiani. Noi no, e infatti a breve con la conversione in legge del decreto Albania ricorderemo ciò che il nostro ordinamento già prevede e cioè che chi presenta una richiesta di protezione solo al fine di evitare il rimpatrio non può essere rimesso in libertà. Gli italiani ci chiedono più sicurezza e stop all’immigrazione irregolare: noi – ha sottolineato Kelany – andremo avanti nonostante il comportamento irresponsabile di chi vorrebbe imporre la propria visione immigrazionista».

 

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di Redazione - 8 Maggio 2025