
L'accusa di "telemelonismo"
Rai, anatema della sinistra contro Giulia Di Stefano, alla conduzione di Agorà Estate. Unirai: “Lesivo del suo curriculum rigoroso”
Scatta il tiro al piccione. Solidarietà alla collega del sindacato pluralista di Viale Mazzini: "Alcuni commenti apparsi su testate online hanno tentato di ridurre questa scelta a una questione ideologica. Ignorando un profilo professionale costruito con rigore e impegno". Su alcuni siti titolavano: "Fratelli d’Italia conquista un posto nel mattino di Rai3"
E’ il metodo della sinistra. Non si può promuovere un profilo professionale serio e qualificato che non sia un volto della solita sinistra che si crede “padrona” in Rai, che subito partono gli anatemi. Accade a Giulia Di Stefano, giornalista preparata e di esperienza. Ecco che da parte di molte testate è partito il tiro al piccione. Al punto che si è resa necessaria una nota di Unirai per mettere a tacere accuse di “telemelonismo”.
Unirai: “Non si piò ridurre la scelta a una questione ideologica”
“Pieno sostegno alla collega, Giulia Di Stefano, scelta per la conduzione di Agorà Estate su Rai3. Alcuni commenti apparsi su testate online hanno tentato di ridurre questa scelta a una questione ideologica. Ignorando un curriculum costruito con rigore e impegno”. Così la nota del sindacato dei giornalisti Unirai, liberi giornalisti Rai, dipartimento di Figec Cisal annunciando la scelta dell’azienda di fare condurre alla giornalista il contenitore estivo di Rai3.
Giulia Di Stefano verso “Agorà Estate”: il curriculum
“Di Stefano- ricorda il sindacato- ha lavorato come inviata per Sky TG24 e La7; è entrata in Rai nel 2015 tramite concorso pubblico (36ma su 100). Ha svolto la sua gavetta alla Tgr Molise, prima di passare a Rai Parlamento: dove ha condotto il tg e seguito i lavori delle camere. Oggi è chigista al Tg2. Ricordiamo anche che l’iscrizione a un sindacato o l’orientamento personale sono dati sensibili. Usarli per etichettare un giornalista è scorretto e lesivo della dignità professionale”, conclude Unirai. Cose inverosimili. Come si vede il curriculum di Giulia Di Stefano è ineccepibile e arricchito si esperienze in altre testate. La nota di Unirai si riferiva, tra gli altri siti, a quello di Fanpage che nel dare la notizia della nuova conduzione, aggiungeva nel titolo: “Fratelli d’Italia conquista un posto nel mattino di Rai3”.
Il sito riportava notizie da Dagospia che senza troppe perifrasi parlava di una scelta chiaramente politica. Rivelava che la giornalista è iscritta al sindacato di destra Unirai; e, quindi, la presenza di Di Stefano al timone di un programma di informazione, rappresenterebbe dal punto di vista della sinistra una “altro baluardo di Fratelli d’Italia”. La Rai o è di sinistra o non è. Non c’è curriculum che tenga. E’ il loro metodo.