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“Pronto, Donald, ma ci sentiii?”: l’imbarazzante foto di Macron a testa bassa appeso al “viva voce”  con Trump

Il vertice flop

“Pronto, Donald, ma ci sentiii?”: l’imbarazzante foto di Macron a testa bassa appeso al “viva voce” con Trump

Esteri - di Luca Maurelli - 17 Maggio 2025 alle 08:42

Quella foto da ragazzini al bar che provano a contattare il papà per chiedere cosa ordinare dal menù, in viva voce, con le teste protese al cellulare per carpire a orecchie tese i suggerimenti del capo, confidando che la linea non cada sul più bello, ha fatto il giro del mondo. E non ha certo dato lustro al presidente Macron e al suo asse con Inghilterra e Germania autodefinitosi “volenterosi”, teatrino ieri cavalcato dall’opposizione italiana per attaccare Giorgia Meloni che non vi aveva preso parte.

Avventurosi, precipitosi, ansiosi, più che volenterosi, Macron, Starmer, Merz e Tusk, riuniti a Tirana per il summit della Comunità politica europea (40 leader a parlare soprattutto di Russia, Ucraina e nuove sanzioni), immortalati mentre discutono con il presidente americano in volo tra le nuvole, con la linea che va e che viene, sull’Air Force, con Donald che in teoria ieri doveva essere a Istanbul per un fantomatico tavolo con Putin, e invece ha concluso il suo viaggio nel Golfo ed era di ritorno a Washington. Con loro, Zelensky, che poco prima aveva visto anche la Meloni. Risultato? A Istanbul decollava a fatica un primo vertice Ucraina-Russia, con il risultato minimo di uno scambio di prigionieri, ma pur sempre un primo passo. A Tirana, gli “avventurosi” annunciava Trump possibili scudi nucleari, invii di soldati in Ucraina, nuove sanzioni e altri messaggi subliminali non esattamente all’insegna della colomba di pace che vola sul conflitto. Poi, a fine giornata, dopo il chiarimento della Meloni – “Non eravamo a quel tavolo perché non ne condiviamo gli obiettivi, l’invio di soldati” – anche la replica piccata di Macron sulle “fake news” diffuse dalla premier italiana. Un cabaret, più che un teatrino, quello messo su dall’Eliseo per smarcarsi dalla Ue e dall’Italia. 

“Credo che ci sia un errore di interpretazione, la discussione che abbiamo avuto era per ottenere un cessate il fuoco in Ucraina, non c’è stata una discussione né a Kiev domenica né oggi con Zelensky sull’invio di truppe. Bisogna essere seri sull’informazione, abbiamo discusso di pace e garanzie di sicurezza. Guardiamoci dal divulgare false informazioni, ce ne sono a sufficienza di quelle russe…”, diceva Macron rispondendo a una domanda in conferenza stampa sulle parole di Meloni.

Peccato che fino a pochi giorni fa Macron annunciasse al mondo quella che lui bolla come “fake news”. “La Francia si sta consultando con i partner su come supportare potenzialmente l’Ucraina nella sua lotta contro la Russia con truppe, ha dichiarato sabato il presidente francese Emmanuel Macron al quotidiano Le Parisien, senza specificare cosa potrebbe includere tale presenza. “Stiamo lavorando sulla presenza e l’impronta strategica dei paesi partner. Ci sono stati diversi scambi tra i nostri capi di stato maggiore britannico, francese e ucraino, che hanno coordinato il lavoro con tutti i loro partner, e tutto questo sta diventando più chiaro e sta facendo progressi”, ha citato Macron nell’articolo. Quindi? Meloni cosa avrebbe inventato?

Nel frattempo, l’Europa si prepara a varare un nuovo giro di vite contro Mosca. “Abbiamo pronto il diciassettesimo pacchetto di sanzioni” contro la Russia per la guerra in Ucraina “e lavoriamo al prossimo”, annuncia l’Alta Rappresentante Ue Kaja Kallas. Le nuove misure saranno approvate martedì prossimo dal Consiglio Affari Esteri dell’Unione.

Ma gli “avventurosi” procedono a testa bassa e a viva voce. “Prontoooooo, Donald, ci sentiiii?”,

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di Luca Maurelli - 17 Maggio 2025