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Primo sì della Camera al dl sicurezza. Applausi dal centrodestra e solito show urlante delle sinistre (video)

Gazzarra delle opposizioni

Primo sì della Camera al dl sicurezza. Applausi dal centrodestra e solito show urlante delle sinistre (video)

Il provvedimento arriverà in Senato il 3 giugno. Gazzarra delle opposizioni che parlano di Stato di Polizia. Il comizietto di Schlein & company: è il decreto della paura

Politica - di Stefania Campitelli - 29 Maggio 2025 alle 20:22

Prima via libera della Camera al decreto sicurezza. Il provvedimento è passato con 163 sì, 91 no e un astenuto. Il dl, su cui le opposizioni hanno scatenato un can can, arriverà il 3 giugno in Senato per l’approvazione finale. Dovrebbe essere incardinato nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia di Palazzo Madama. Quasi certo il ricorso al voto di fiducia da parte del con il pronunciamento finale tra la serata di martedì e mercoledì.

Camera, via libera al decreto sicurezza che passa al Senato

Come da copione non sono mancate le coreografiche proteste di Pd, M5S e Avs prima delle votazioni finali. Dai banchi delle rissose opposizioni si sono sollevasti cartelli con scritto: ‘Né liberi, né sicuri’, ‘Non si arresta la protesta’, ‘La democrazia non si piega’, ‘Decreto paura’.  Queste le parole chiave degli interventi che si sono succeduti. Tra i più rumorosi quello di Elly Schlein in versione pasdaran. “A voi servono solo slogan e nemici, ma non azzardatevi mai più a dire che noi difendiamo i criminali, perché qui c’è soltanto qualcuno che ha rimandato sul volo di Stato a casa un torturatore libico come Almasri e non siamo noi, siete voi”.

Schlein scatenata contro il governo cattivo

Toni da comizio in un crescendo di luoghi comuni sul governo ‘cattivo’ e manganellatore e sullo Stato di polizia. “Quello che voi fingete di non capire è che la società più sicura è quella più inclusiva, che non discrimina e marginalizza nessuno. Che non lascia indietro nessuno, che non mette in competizione i più poveri per un tozzo di pane, ma assicura una casa, un lavoro e un un salario dignitoso per tutti”. Retorica a go go per la segretaria dem che straparla di repressione illiberare e antidemocratica (“Peggio del codice Rocco”).

Boschi: operazione di distrazione di massa

Non è da meno Elena Boschi. “Il decreto è una gigantesca operazione di distrazione di massa, sempre per fini esclusivamente di propaganda. Punite il blocco stradale, ma la priorità per le persone ogni mattina non è il blocco stradale, ma il blocco ferroviario da quando Salvini è ministro dei Trasporti”. Per Nicola Fratoianni, neanche a dirlo, siamo in presenza di un “decreto della paura, della stupidità, dell’ipocrisia che non risponde a nessuno dei problemi del paese. La vostra tendenza a rispondere con la repressione a tutto ciò che dissente dal vostro punto di vista è pericolosa e grave”. Di strappo costituzionale “senza precedenti” parla invece il radicale Riccardo Magi. Anche se assente dal Parlamento Giuseppe Conte fa sentire la sua ruvida voce da Nuoro. ”Nessun cittadino con questo decreto sicurezza potrà sentirsi più sicuro. È un decreto che porta più propaganda, più conflittualità sociale e più discrezionalità nei giudici. Sono norme scritte male e in buona parte incostituzionali”, tuona il leader dei 5Stelle.

Tutto come da copione, al via libera del decreto da banchi dell’opposizione hanno gridato “vergogna”, “vergogna” scatenando la consueta gazzarra che non fa più notizia. Dal centrodestra, che ha salutato il sì di Montecitorio con un lungo applauso, hanno replicato “onestà onestà”.

 

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di Stefania Campitelli - 29 Maggio 2025