
La solita canizza
Premio Almerigo Grilz, scatta la macchina del fango. Fidanza scatenato: “Anpi e Cgil infangano la memoria di un eroe italiano”
Polemiche stantie e inaccettabili divisioni tornano a minare valore e memoria del premio giornalistico intitolato ad Almerigo Grilz, giornalista ed esponente della destra triestina morto in Mozambico. Fidanza respinge le accuse: «La sinistra triestina inchiodata a vecchi schemi ideologici»
La solita canizza sul premio Almerigo Grilz
Fidanza: «Anpi e Cgil infangano la memoria di Almerigo Grilz, un eroe italiano»
«Quando si tratta di toccare il fondo, Anpi e Cgil riescono a non avere rivali»: così l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, commenta con indignazione la polemica scatenata a Trieste contro il premio giornalistico intitolato alla memoria di Almerigo Grilz, il coraggioso inviato di guerra italiano caduto in Mozambico nel 1987. La “colpa” di Grilz, secondo le sigle di sinistra, sarebbe stata infatti la sua militanza giovanile nel Fronte della Gioventù. Un’accusa che Fidanza respinge con forza, definendo Grilz «un uomo di cui tutta l’Italia dovrebbe andare fiera».
L’accusa di Fidanza: «La sinistra triestina inchiodata a vecchi schemi ideologici»
«La sinistra triestina», prosegue ancora Fidanza, «dimostra ancora una volta la sua incapacità di superare i vecchi schemi ideologici, infangando la memoria di un eroe nazionale solo per il suo passato politico». Un passato, sottolinea l’europarlamentare, che non può in alcun modo oscurare il valore del suo lavoro di giornalista e il suo sacrificio per raccontare la verità dai fronti di guerra.
«Anpi e Cgil vogliono cancellare la memoria di Grilz»
Ma non è tutto. Fidanza accusa Anpi e Cgil di voler cancellare la memoria di Grilz. Un tentativo che definisce «vergognoso e inaccettabile». «Questi signori», afferma, «vorrebbero riscrivere la storia, negando il contributo di chi non si allinea al loro pensiero unico». E in calce aggiunge: «Almerigo Grilz» conclude Fidanza, «è un esempio di coraggio e professionalità per tutti i giornalisti italiani. La sua memoria non sarà offuscata dalle polemiche strumentali della sinistra. Di questa gente, invece, non rimarrà alcun ricordo». Un attacco, quello sferrato alla memoria di Almerigo Grilz, che rilancia l’importanza di onorare il suo sacrificio e il suo impegno per la verità.
Il “crimine” di Grilz? Un vile pretesto…
-Eppure, il premio giornalistico dedicato alla memoria di Almerigo Grilz, coraggioso inviato di guerra caduto in Mozambico nel 1987, si trova al centro di una vergognosa polemica orchestrata dalla sinistra triestina e dall’Anpi. Il “crimine” di Grilz? Un passato giovanile nel Fronte della Gioventù, un pretesto vile per negare il valore del suo sacrificio e la sua professionalità come testimone scomodo sui fronti più caldi del mondo.
Le recriminazioni sul premio e sul protagonista a cui è intestato
Mentre figure di spicco come Carlo Fidanza denunciano l’ennesima prova di ottusità ideologica da parte di chi non riesce a superare anacronistici schemi politici, partiti di centrosinistra e reduci dell’Anpi si scagliano contro un’iniziativa meritoria, finanziata anche da istituzioni come le Regioni Lombardia e Friuli Venezia Giulia e il Comune di Trieste. La loro ossessione per il passato di Grilz offusca il ricordo di un giornalista che ha pagato con la vita la sua sete di verità. E il suo sacrificio che lo ha portato a immolarsi come il primo italiano a cadere sul campo dopo il secondo conflitto mondiale.
Premio Grilz, accuse strumentali e infondate
Le accuse, che ripescano un vecchio articolo su Mussolini, appaiono strumentali e meschine, volte a delegittimare un esempio di coraggio e dedizione per le nuove generazioni di giornalisti. Fausto Biloslavo, membro della giuria del premio, ha respinto con fermezza queste polemiche sterili, sottolineando come le guerre finiscano e sia necessario onorare la memoria di tutti i caduti, senza distinzioni ideologiche.
La sinistra invece, ancora una volta, dimostra la sua incapacità di riconoscere l’eroismo di chi non si allinea al proprio pensiero unico. Preferendo alimentare divisioni e rancori. e alla fine, la figura e la memoria di Almerigo Grilz, un patriota che ha onorato la professione giornalistica con il suo sacrificio, finisce per subire una condanna senza appello col tentativo meschino di oscurarne l’esempio.