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Leone famiglia

Da Marrazzo a Luxuria

Mondo gay sull’orlo di una crisi di nervi per le frasi di Leone sulla famiglia: “Troppo tradizionalista, preferivamo Bergoglio”

Cronaca - di Luisa Perri - 16 Maggio 2025 alle 19:23

Hanno lasciato il segno le frasi di Papa Leone XIV sulla necessità di investire “sulla famiglia, fondata sull’unione stabile tra uomo e donna, società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società”. Una affermazione in linea con quanto detto dai precedenti pontefici, e dallo stesso predecessore Bergoglio, che pur aveva aperto alla benedizione delle coppie gay. Arrivano però le scomuniche dal mondo Lgbt.

“In contrasto con i timidi tentativi di apertura degli ultimi anni portati avanti da Papa Francesco, la nuova rotta tracciata da Papa Leone XIV segna un netto ritorno a visioni politiche più conservatrici e tradizionaliste”, si lamena il Circolo di cultura omosessuale ‘Mario Mieli’.

Il partito gay si lamenta delle ‘ingerenze’ di Papa Leone

Scaglia il suo anatema anche Fabrizio Marrazzo portavoce Partito Gay Lgbt+. “Le dichiarazioni di Papa Leone XIV sul concetto di famiglia, secondo cui sarebbe fondata solo sull’unione tra un uomo e una donna, sono solo un punto di vista religioso e non possono e non devono influenzare le scelte politiche in uno Stato laico. Anche i deputati e le deputate cattoliche hanno il dovere di lavorare per i diritti di tutte le persone, indipendentemente dal proprio credo personale. La politica deve garantire uguaglianza, non discriminazione”.

Pare deluso anche Vladimir Luxuria: “Da Leone XIV non mi sembra di vedere nulla di nuovo: anche quando lo stesso Prevost ha sostenuto il documento di Papa Francesco ‘Fiducia Supplicans’, che consente la benedizione alle unioni civili, anche lì lo stesso Bergoglio ha detto che le unioni civili sono una realtà diversa rispetto al matrimonio tra uomo e donna”, dice all’Adnkronos l’ex parlamentare transgender. “Ricordo che viviamo uno stato laico e che quindi, ovviamente, ciò che è considerato peccato dalla Chiesa non può essere conseguentemente considerato un reato, dal divorzio all’aborto. E comunque – conclude Luxuria – il nostro movimento si è battuto per il matrimonio civile ugualitario, non per chiedere al Vaticano di sposare due uomini o due donne”.

Leone XIV: Non scendo a compromessi su famiglia e vita

Ma il Papa agostiniano fa capire che su alcuni temi non ci saranno compromessi: “La Chiesa non può mai esimersi dal dire la verità sull’uomo e sul mondo, ricorrendo quando necessario anche ad un linguaggio schietto, che può suscitare qualche iniziale incomprensione”. Leone fa riferimento anche alla necessità di tutelare i nascituri: “Nessuno può esimersi dal favorire contesti in cui sia tutelata la dignità di ogni persona, specialmente di quelle più fragili e indifese, dal nascituro all’anziano, dal malato al disoccupato, sia esso cittadino o immigrato”.

Plaude invece Pro Vita & Famiglia: “Papa Leone ci ricorda così che una società civile e pacificata è possibile soltanto se si mette al primo posto la tutela della famiglia come ‘unione stabile tra uomo e donna’, troppo spessa messa in pericolo da chi vuole scardinare anche i più assodati concetti scientifici di maschile e femminile e la tutela della dignità dei più fragili, dunque i nascituri, ridotti a grumi di cellule dalla logica abortista”.

 

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di Luisa Perri - 16 Maggio 2025