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Migranti, la stretta del laburista Starmer: “Non diventeremo un’isola di stranieri. Chi arriva dovrà già sapere l’ìnglese”

Sinistra presa in contropiede

Migranti, la stretta del laburista Starmer: “Non diventeremo un’isola di stranieri. Chi arriva dovrà già sapere l’ìnglese”

Mentre la sinistra italiana vuole "regalare" la cittadinanza, il primo ministro britannico presenta il Libro bianco sull'immigrazione, con provvedimenti che renderanno molto più difficili gli ingressi nel Regno Unito. Rampelli: "Il Pd impari dai colleghi laburisti inglesi"

Politica - di Adriana De Conto - 13 Maggio 2025 alle 16:59

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato un nuova stretta al piano sull’immigrazione. Un bagno di realtà. Durante una conferenza stampa, ha affermato che è arrivato il momento di “riprendere finalmente il controllo dei confini della Gran Bretagna”. Il piano prevede un rafforzamento dei controlli su tutte le aree del sistema di immigrazione: inclusi i visti per lavoro, ricongiungimento familiare e studio. Starmer ha sottolineato la necessità di un approccio più rigoroso per ridurre l’immigrazione irregolare. Il leader laburista non ha esitato a liquidare le politiche delle frontiere aperte. Politica che ha definito uno «squallido capitolo» da chiudere quanto prima. Per evitare di trasformare il Regno Unito in «un’isola di stranieri». Parole pesanti  seguite da una proposta di legge destinata a inasprire le leggi sull’accoglienza e a scoraggiare i nuovi arrivi.

Gb: Migranti, Starmer: “Non saremo un’isola di stranieri”

Un punto centrale del piano riguarda la conoscenza della lingua inglese. Starmer ha dichiarato che chi arriva nel Regno Unito dovrà “già parlare la lingua”. Questa misura mira a limitare l’uso di lavoretti temporanei da parte di stranieri che tentano di imparare l’inglese mentre si trovano nel paese. L’obiettivo è ridurre gli ingressi non necessari e favorire un’integrazione più veloce per chi soddisfa i requisiti linguistici. Il primo ministro ha definito questa decisione un’impostazione “pragmatica e necessaria”. Doccia fredda, freddissima, per Schlein e sinistra.

Le nuove proposte riflettono un cambio di tono rispetto ad approcci ideologici adottati precedentemente. Starmer ha ribadito che le decisioni non intendono chiudere le porte, ma gestire i flussi migratori in modo più sensato e controllato. Ha insistito sul fatto che il Regno Unito possa essere solidale ma, allo stesso tempo, responsabile nella gestione delle persone che entrano nel paese. Un idem sentire con il premier Meloni emerso già nel marzo scorso quando il presidente del Consiglio volò a Londra per partecipare al summit dei leader europei sulla sicurezza e sull’Ucraina. In quell’occasione il bilaterale tra la premier e il  primo ministro britannico si incentrò sulla questione dell’immigrazione, su cui il governo laburista britannico aveva intenzione di operare una  inversione di rotta rispetto alle politiche progressiste del passato. Il primo ministro inglese elogiò apertamente le politiche migratorie italiane e le soluzioni innovative  messe in campo dal nostro governo.

Rampelli: “Anche Starmer comprende che le regole per la cittadinanza erano troppo permissive”

“Anche il Regno Unito di Starmer, a guida laburista, comprende che le regole per l’immigrazione e la cittadinanza sono state in questi anni troppo permissive. Per l’isola britannica è tornato il tempo di controllare le frontiere e a farlo è la sinistra nel Regno Unito? E in Italia cosa succede? Schlein e compagnia cantante si sbracciano per favorire l’immigrazione e rendere una semplice formalità l’ottenimento della cittadinanza”. Così commenta il Vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia. ”La cittadinanza non è un diritto automatico, al contrario: deve essere un atto d’amore e un’adesione consapevole, la condivisione di lingua, tradizioni, cultura, Costituzione, leggi. In una parola: integrazione vera e non declamata al megafono. Sono ben lieto della nuova visione in materia di immigrazione del Regno Unito laburista. Spero che anche i nostrani compagni, loro amici, si sveglino dal torpore. E imparino dai che il bene della propria nazione viene prima della guerra al governo sulla qualunque”.

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di Adriana De Conto - 13 Maggio 2025