
"Imbarbarimento"
Meloni: “Contro di me insulti sessisti nel silenzio vergognoso. Hanno messo in mezzo anche mia figlia. Di cosa sono orgogliosa”
Intervista a tutto campo del premier con l'Adnkronos. Il presidente del Consiglio demolisce uno ad uno i "cavalli di battaglia" delle opposizioni. "Con Trump leali ma non subalterni. No a utilizzo strumentale dell’antifascismo. Mi ripresenterò agli elettori dicendo ve lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto". Di cosa va orgogliosa e cosa l'ha delusa. Libertà di stampa, dazi e immigrazione, caso Ramelli
Una risposta implicita al vaniloquio di Elly Schlein e delle opposizioni con quel ridicolo «Meloni mente». Il premier nell’intervista esclusiva all’ Adnkronos passa al setaccio una ad una le promesse mantenute in due anni e mezzo di governo ed oltre. Con orgoglio e la voglia di non fermarsi un attimo. Ribalta così ogni argomento di una narrazione strumentale: dai dati sul lavoro ai dazi, ai rapporti con gli Usa; dalla libertà di stampa all’antifascismo fino agli attacchi ricevuti in prima persona nel silenzio dei “soliti”. E poi una premessa e una promessa: «Voglio realizzare per intero il programma del centrodestra. E potermi ripresentare agli elettori dicendo la cosa più banale su cui i politici andrebbero giudicati: ve lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto». Così la presidente del Consiglio va dritta al punto con il direttore dell’Adnkronos Davide Desario, aggiungendo: «Vale per l’economia, per l’immigrazione, per la sicurezza, per il sostegno alla famiglia, per le riforme istituzionali, per la politica estera. E vale per il lavoro».
Meloni: “Ecco di cosa vado orgogliosa”
Di cosa va più orgogliosa? Non ha dubbi: «La cosa per me più importante è sentir dire a molti italiani che hanno ritrovato un po’ di fiducia e di orgoglio. Siamo una nazione e un popolo straordinari, dobbiamo ricordarcelo sempre: diventare i migliori ambasciatori di noi stessi in un mondo in cui c’è una fame e una voglia di Italia che io tocco con mano ogni giorno». Un risultato di cui andare fiera è sicuramente il lavoro: «Vogliamo essere ricordati come il governo che ha aumentato il lavoro, ridotto il precariato e messo al centro la sicurezza sul posto di lavoro. Proprio su questo sono fiera che il governo abbia reperito, insieme all’INAIL, ulteriori 650 milioni su questo tema. Che sommati ai 600 milioni già previsti quest’anno, portano a oltre un miliardo e 250 milioni la dotazione disponibile».
Delusione? “Gli attaccchi alla mia famiglia, persino a mia figlia”
La più grande delusione, invece, di questi 900 giorni di governo, è di carattere personale: «Guardi – risponde- io sono cresciuta in un quartiere storicamente di sinistra. Ho iniziato la mia militanza politica a scuola, in infuocate assemblee studentesche. Sono abituata al confronto politico, anche a quello più aspro. Quello che mi è dispiaciuto in questi anni è stato vedere che, pur di colpire me e questo governo, alcune persone senza scrupoli non abbiano avuto alcuna remora a mettere in mezzo la mia famiglia: mia sorella, il padre di mia figlia, addirittura mia figlia. Quasi sempre senza ragione, in una strategia di banale character assassination». Un’altra delusione è senz’altro questa: «Troppe volte sono stata oggetto di attacchi sessisti vergognosi. Nel silenzio e nell’indifferenza di quelli che si riempiono la bocca dei diritti delle donne. Mi verrebbe da dire che ormai ci sono abituata ma non voglio dirlo, non dobbiamo rassegnarci a questo imbarbarimento». Un colpo al cuore della propaganda di sinistra , un affondo verso i “paladini dei diritti” a fasi alterne.
“Orgogliosa di avere rovesciato la narrazione sull’Italia all’estero”
Ritorna su un tema che le è caro: «Sono molto orgogliosa di essere riuscita a capovolgere la narrazione sull’Italia all’estero. Sui media di tutto il mondo, anche su quelli tradizionalmente di sinistra, oggi l’Italia viene considerata un sinonimo di affidabilità. E viene lodata per la sua stabilità e per i risultati ottenuti, dall’economia all’immigrazione. Rientra nel gioco democratico il fatto che l’opposizione in Italia enfatizzi le cose che non vanno e non parli dei successi conseguiti. Non lo reputo un problema, penso anzi che sia uno sprone a fare sempre meglio». Sulla stampa che l’opposizione giudica “imbavagliata” Meloni replica: “L’Italia ha bravi e agguerriti giornalisti, e una moltitudine di liberi organi di stampa, che sanno fare benissimo il proprio lavoro. E che per fortuna non si risparmiano negli attacchi a me e a questo governo. Chiunque legga i giornali e accenda la televisione sa bene che non mancano le voci critiche nei confronti del governo. Anche, giustamente, sulla televisione pubblica”, ha aggiunto il premier. Del resto, ha proseguito, “abbiamo sempre detto che non avremmo sostituito un’egemonia di destra a quella radicata della sinistra e continueremo su questa linea: garantire spazi di libertà a tutti, anche a chi non ha mai potuto esprimere le proprie qualità o competenze; perché non aveva la tessera giusta in tasca e non frequentava i salotti più ‘in’: quando cioè in Italia un problema di pluralismo c’era davvero ma, ovviamente, non si poteva dire”. Violenza politica e antisemitismo, Meloni è chiara in un altro significativo passaggio:
Ramelli: “Ho messo in guardia i più giovani dai seminatori di odio”
«Nel mio messaggio per i 50 anni dalla morte di Sergio Ramelli, ho messo in guardia soprattutto i più giovani dai seminatori di odio e dai cattivi maestri. Che, ieri come oggi, giustificano la violenza e la sopraffazione come strumenti di lotta politica. Ci sono preoccupanti segnali di un nuovo odio e di una nuova intolleranza: per ora confinati a minoranze rumorose, ma che non devono essere mai sottovalutate. Ne sono recenti esempi gli insulti antisemiti alla senatrice Liliana Segre, a cui rinnovo la mia solidarietà. Così come le aggressioni ripetute alle forze dell’ordine e ai giovani militanti di destra nelle scuole e nelle università».
“Ringrazio Trump per voler ripristinare il Columbus day”
Si passa alla politica estera. E anche qui sarà grande l’irritazione della sinistra, a vari livelli.Chiarisce subito la posizione del governo sui rapporti transatlantici: “Noi siamo determinati a far valere i nostri interessi, nel solco della tradizionale amicizia che ci lega agli Stati Uniti: con lealtà ma senza subalternità”. E aggiunge: “L’ultimo frutto delle nostre buone relazioni è l’annuncio di Trump di voler ripristinare il Columbus Day: una festa tanto cara alla comunità italoamericana, che negli ultimi anni ha subito un vergognoso attacco ideologico nel nome della cancel culture. A nome degli italiani ringrazio il Presidente degli Stati Uniti per questa scelta”. L’intervista vira sul tema della possibile guerra commerciale: “La determinazione dei dazi spetta alla Commissione Ue. Ma di certo con gli USA, così come con gli altri partner internazionali, lavoriamo per rilanciare investimenti e progetti comuni, nei quali le aziende italiane possano avere un grande spazio”. Come stanno procedendo le trattative? Il confronto, ha spiegato il premier, “sta andando avanti a livello tecnico. E sono contenta se il mio incontro con Trump è servito a favorire le condizioni politiche per l’avvio di un dialogo più concreto”.
Meloni: Sinistra confusa
Una postilla ironica: “Il fatto di essere stata criticata, nel giro di poche settimane e dalle stesse persone, per essere stata prima troppo vicina a Trump e poi troppo lontana durante i funerali di Papa Francesco”, significa due cose sole: “che quelle persone sono molto confuse ma anche che, evidentemente, il legame con gli USA era ed è imprescindibile. Come abbiamo sempre detto noi”.
I rapporti con Francia e Germania
Ha poi ribadito “la collaborazione consolidata e un rapporto di stima” con Ursula von der Leyen, “ispirato alla risoluzione dei problemi e anche alla massima franchezza”. I rapporti con la Francia? “Rappresentiamo due grandi nazioni europee, amiche e confinanti: con tanti interessi comuni ma anche una sana competizione in molti settori. Rappr”. Ottimi i rapporti con il prossimo cancelliere tedesco Merz: “Ci siamo incontrati prima delle elezioni che lo hanno visto vincitore. E ci siamo sentiti in queste settimane. Faccio i migliori auguri a lui e al suo governo. Ho letto alcune sue dichiarazioni al congresso del Ppe sui temi della competitività e del Green Deal e le ho molto condivise. Sono certa che lavoreremo bene insieme”.
“Anche governi di sinistra condividono il nostro approccio sull’immigrazione”
Soddisfatta anche dei rapporti con la Gran Bretagna: “Ho trovato un premier pragmatico che non ha esitato ad avviare un lavoro comune con noi. Lo facciamo sui temi della difesa, perché naturalmente non si può pensare a un forte sistema di difesa euroatlantica senza il Regno Unito. E lo facciamo sul contrasto all’immigrazione irregolare, superando le differenze politiche di partenza. Anche se devo dire che un numero sempre maggiore di governi anche di sinistra condividono questo approccio: abbandonando progressivamente l’ideologia dell’immigrazione incontrollata”. Stessa grande sincerità su quello che vorrebbe realizzare di più e meglio. “Vorrei poter ottenere sulla natalità gli stessi straordinari risultati che abbiamo ottenuto sul fronte dell’occupazione e su quello del contrasto all’immigrazione irregolare. Il sostegno alla natalità rimane una priorità a cui abbiamo dedicato misure importanti e risorse significative, ma non basta. I risultati sono ancora insufficienti. Occorre continuare a sostenere le madri lavoratrici e a rafforzare gli strumenti di conciliazione famiglia lavoro”.