
Opposizione fantasma
Meloni alla Camera stende Conte: “Oggi fa l’antimilitarista, ma da Giuseppi non la pensava così”
La premier risponde al fuoco di fila delle interrogazioni. Smonta le bugie di Schlein sulla sanità e frena l'esuberante Bonelli: "Per Gaza abbiamo fatto il massino, non ritireremo l'ambasciatore italiano". A metà seduta lo show di Magi vestito da fantasma
Dalla politica estera alla sanità, dalla difesa al disagio giovanile, dagli stipendi ai poliziotti al referendum. Per oltre un’ora a Montecitorio la premier Giorgia Meloni risponde al fuoco di fila delle interrogazioni. Tanti i dossier sul tappeto, sollecitati dalla maggioranza e dall’opposizione. Che dà l’ennesima prova di inconsistenza: slogan, attacchi urlanti in un’escalation di toni nel tentativo di far perdere la pazienza alla presidente del Consiglio. Che mantiene un aplomb invidiabile. A metà seduta si materializza perfino un Roberto Magi in versione show. Irrompe in aula mascherato da fantasma per contestare la scarsa visibilità dei temi referendario. Alla fine vien portato via di peso dai commessi.
Meloni alla Camera: Italia in prima linea a Gaza
Si parte dal disagio giovanile sul quale Meloni chiede uno sforzo bipartisan. L’atmosfera si surriscalda con il pasdaran Angelo Bonelli che si esibisce in un comizio stile militante su Gaza, incalzando Meloni con toni melodrammatici. Cosa intende fare? Ce lo dica da madre, glielo chiedo da padre. Dica una parola sulla politica di Netanyahu, perché non ritira l’ambasciatore italiano?
“Non intendo richiamare l’ambasciatore italiano in Israele”
Meloni prende fiato e ribadisce la linea del governo sulla crisi mediorientale. “Fin dall’inizio del conflitto a Gaza il governo italiano è stato in prima fila sul piano diplomatico e sul piano umanitario. Ha certamente svolto un ruolo di primo piano nel prestare assistenza umanitaria alla popolazione civile, concentrando i suoi interventi sulla sicurezza alimentare, abbiamo già inviato oltre 110 tonnellate di aiuti alimentari e sanitari”. Poi Meloni ricorda che pochi giorni fa il ministro Tajani ha chiamato il suo omologo israeliano per chiedere di garantire l’accesso all’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese. Ma non è intenzione del governo richiamare l’ambasciatore italiano in Israele, chiarisce la premier. “Resto convinta che bisogna partire dal piano di ricostruzione proposto dai paresi arabi. È verso questo obiettivo che il governo continua a impegnarsi, lavorando con i leader della Regione, con i nostri partner europei, con gli Stati Uniti”.
Sanità, le bugie di Elly Schlein
Poi si passa al terreno scivoloso della sanità, ossessione cronica di Elly Schlein che ancora una volta intona il disco rotto delle liste di attesa. Presa la parola la segretaria dem non rinuncia al consueto tasso di sceneggiata falsando le cifre e abbaiando alla luna. Poche parole per smentirla. “Confesso – risponde la premier – che è complicato confrontarsi con qualcuno che per fare propaganda è costretto a mentire. Torno a dire che il Fondo Sanitario Nazionale è stato portato a 136 miliardi e 500 milioni nel 2025 e che questo è il livello più alto di sempre”. I numeri non sono opinioni. “Quando noi ci siamo insediati di 126 miliardi, 10 miliardi meno di adesso. E il Pd, quando è stato al governo, non si è mai sognato di fare aumenti come quello che abbiamo fatto noi in questi due anni”. Gioco, partita, incontro.
“Non ricordo Conte antimilitarista quando era al governo”
Non va meglio all’esuberante Giuseppe Conte che cerca di fare le pulci al governo sul riarmo. ”Devo dire che sono molto affascinata da questa sua recentissima e travolgente passione antimilitarista, che però nessuno aveva avuto modo di apprezzare quando lei era presidente del Consiglio dei ministri. Non la ricordo – incalza la presidente del Consiglio – con questa stessa linea quando da premier ha sottoscritto in pieno Covid un aumento delle spese militari valeva circa 15 miliardi di euro. E non è dato sapere come si declinassero le posizioni di oggi quando avete creato un fondo da 12 miliardi e mezzo per ammodernare la difesa. Che poi avete votato per portare fino a 25 miliardi di euro. Forse non si parlava della stessa persona. Sarà stato uno dei tanti altri Giuseppi che abbiamo visto in questi anni…”.
La libertà, la sovranità e la difesa hanno un prezzo
Battute a parte Meloni spiega al distratto leader dei 5Stelle che la libertà, la sovranità, la difesa degli interessi nazionali, hanno un costo. “Oggi l’Italia e l’Europa non sono autosufficienti sotto l’aspetto della sicurezza. E io, che a differenza di altri non cambio idea in base a dove gira il vento, ho sempre creduto che si dovesse costruire un pilastro europeo dell’Alleanza atlantica, capace di interloquire da pari con la colonna americana”. Insomma Meloni non accetta lezioni dal ‘multiforme’ Conte.
Lavoro, con noi aumentati i salari contrattuali
Anche sul lavoro Meloni rivendica il cambio di passo del governo. “L’Italia viene da molti anni di stagnazione dei salari sotto i governi di centrosinistra. Tra il 2013 e il 2022, cioè prima dell’attuale governo, la crescita dei salari nominali in Italia è stata la metà di quella europea. Nel 2024 i salari contrattuali sono cresciuti più dell’inflazione, con una dinamica salariale migliore rispetto a quella del resto d’Europa”.
Il fantasma della maggioranza e lo show di Magi
Inevitabile una battuta sullo show di Magi che si è presentato in Aula vestito da fantasma. Un mondo variegato quello dell’opposizione “che, per tornare al fantasma dell’onorevole Magi, quando è al governo fa delle riforme. E poi quando è all’opposizione fa il referendum perché le vuole abolire”. Infine lo spread. “Oggi è sceso sotto i 100 punti base, significa che i titoli di Stato italiani vengono percepiti come più sicuri rispetto a quelli tedeschi”. Commento lapidario che zittisce i catastrofisti della prima ora che si strappavano le vesti vaticinando cataclismi biblici in caso di vittoria del centrodestra.