
La fuga in avanti dell'Eliseo
Match Francia-Israele, Macron: “Riconoscere la Palestina è un dovere morale”. Tel Aviv: “La sua festa è il 7 ottobre”
Francia e Israele sfiorano l’incidente diplomatico. Emmanuel Macron, in occasione del forum di difesa Shangri-La Dialogue di Singapore, in un rincorsa solitaria, ha ribadito la necessità per l’Europa di “indurire la posizione collettiva” contro lo Stato ebraico, se – ha detto- “non ci sarà una risposta commisurata alla situazione umanitaria che verrà affrontata nelle prossime ore e giorni”. Poi ha definito “un’esigenza politica e non semplicemente un dovere morale” il riconoscimento della Palestina “a determinate condizioni”. Parole come pietre quelle dell’inquilino dell’Eliseo rispedite al mittente da Tel Aviv.
Macron contro Israele: “riconoscere la Palestina è un dovere morale”
”Se abbandoniamo Gaza e lasceremo fare a Israele ciò che vuole, perderemo completamente la nostra credibilità di fronte al mondo”. E ancora: “È per questo motivo che rifiutiamo il metodo dei ‘due pesi, due misure'”. Immediata la reazione durissima di Israele. Il ministro della Difesa, Israel Katz, che ha visitato Sa-Nur, uno dei 22 insediamenti in Cisgiordania approvati dal Gabinetto di Sicurezza, è andato all’attacco di Parigi. “Questo è un momento storico per l’insediamento, una risposta schiacciante alle organizzazioni terroristiche. E un messaggio chiaro a Macron e ai suoi amici: si può riconoscere uno Stato palestinese sulla carta, e quella carta finirà nel cestino della storia”.
Tel Aviv: la festa di Macron è il 7 ottobre
Israele ha accusato l’Eliseo di aver intrapreso una “crociata contro lo Stato ebraico”, dopo che Macron ha esortato l’Occidente a prendere “una posizione più dura” nei confronti di Tel Aviv. “Non esiste alcun blocco umanitario. Questa è una menzogna palese”, ha dichiarato in una nota il ministero degli Esteri israeliano, difendendo i suoi sforzi per consentire l’ingresso degli aiuti nell’enclave palestinese. “Invece di fare pressione sui terroristi jihadisti, Macron vuole premiarli con uno Stato palestinese. Non c’è dubbio che la sua festa nazionale sarà il 7 ottobre”. Il ministro degli Esteri israeliano ha anche dichiarato che ha intenzione di “costruire lo Stato ebraico israeliano” nel territorio sotto il controllo dell’Anp.