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“Make in  Italy”. Meloni arringa gli industriali: “Pensiamo in grande, sfidiamo il mondo, vinciamo insieme”

L'assemblea di Confindustria

“Make in Italy”. Meloni arringa gli industriali: “Pensiamo in grande, sfidiamo il mondo, vinciamo insieme”

Economia - di Lucio Meo - 27 Maggio 2025 alle 15:09

Non è “Make America Great Again“, come lo slogan che ha fatto la fortuna di Donald Trump, ma poco ci manca: “Make it in Italy“, pronunciato da Giorgia Meloni al cospetto degli industriali, ha comunque il sapore dell’orgoglio nazionale e va nella stessa direzione: “Il governo continuerà a fare tutto quello che può per creare le condizioni affinchè sempre più aziende e investitori scelgano la nostra nazione per produrre. Intendiamo lavorare anche per rafforzare il nostro ‘made in‘, la capacità del nostro tessuto produttivo di creare prodotti che non hanno uguali e mettendo insieme le due cose il messaggio che vogliamo lanciare all’Europa e al mondo intero è Make in Italy”.

Meloni e l’appello agli industriali a fare squadra

Dal palco dell’assemblea di Confindustria, a Bologna, la premier ha arringato gli industriali e gli ha chiesto di fare squadra. “Questo governo ha da poco superato il giro di boa della legislatura. Se penso a tutto quello che vogliamo ancora realizzare, ragiono come se avessimo appena iniziato. Il mio messaggio per voi è pensate in grande perché l’Italia è grande e lo ha dimostrato in questi anni difficili. Il sistema Italia ha dimostrato la sua solidità, la sua capacità di reagire anche quando la tempesta sembrava troppo forte e il vento talmente impetuoso che pareva fosse impossibile riuscire a mantenere la barra dritta. Pensate in grande, perché io farò lo stesso”, ha detto Meloni rivolgendosi direttamente al presidente Emanuele Orsini. Che poco prima aveva proposto un piano straordinario per l’impresa. Di fronte “all’amara verità che oggi sia l’Europa che il nostro Paese affrontano un rischio concreto di deindustrializzazione, aggravato dalla guerra dei dazi, ma alimentato da un pregiudizio anti-industriale, Confindustria propone un Piano industriale straordinario per rilanciare l’economia europea e nazionale», aveva detto Orsini nella relazione all’assemblea nazionale 2025, lanciando poi l’allarme sui costi dell’energia.

La premier ha fatto riferimento, entrando nel merito dello slogan “Make in Italy”, ai grandi programmi di investimento esteri in Italia “per i quali abbiamo previsto norme che semplificano le procedure, la nomina di un commissario che significa un unico interlocutore anche a garanzia di tempi rapidi e risposte certe”. ”Queste -ha sottolineato- sono alcune delle buone notizie, dopodiché c’è ancora molto da lavorare perché in questa nazione ci sono dei problemi strutturali che le famiglie e le imprese incontrano e che bisogna avere la forza, il coraggio, la visione, la lucidità per affrontare una volta per tutto”.

L’Italia, ha aggiunto Meloni, “si presenta credibile” davanti a un “quadro economico e finanziario di estrema difficoltà”. “Lo testimoniano il livello dello spread, più che dimezzato rispetto a quando ci siamo insediati; la borsa che ha registrato performance record; il nuovo appeal dei nostri titoli pubblici italiani, l’attrattività ritrovata degli investimenti, e anche i giudizi delle agenzie di rating, su cui a volte sono critica. Da ultimo Moody’s, che ha rivisto quello dell’Italia come non accadeva da 25 anni”.

“L’Italia sta tornando ad essere un mercato attrattivo per gli investimenti stranieri e ci sono ottime ragioni per questo: siamo la patria del bello, della creatività, siamo desiderati”. La “nostra economia è solida e resiliente”, ha assicurato la premier  all’Assemblea di Confindustria a Bologna. Dal palco la premier ha lanciato un messaggio politico al presidente degli industriali, Emanuele Orsini, e non solo. ”Il governo c’è e non intende indietreggiare. Si vince e si perde tutti insieme”.

Costo energia, una priorità del governo

“In questa nazione ci sono anche problemi strutturali e la questione più urgente” da affrontare con “serietà e senza timore è il nodo del costo dell’energia”, ha poi sottolineato Meloni (questione posta nel suo intervento anche dal presidente di Confindustria), assicurando che “sulla materia energetica siamo sempre aperti a suggerimenti, idee nuove, proposte serie. C’è bisogno della collaborazione di tutte le persone di buona volontà. La porta del governo su questa materia è e rimane sempre aperta”.

In materia energetica ”sono necessari interventi di lungo periodo. Da qui la scelta di riprendere il cammino del nucleare, puntando alle tecnologie più innovative per realizzare mini reattori sicuri e puliti che possano consentirci di avere maggiore sicurezza energetica a costi sensibilmente inferiori agli attuali. Una scelta coraggiosa per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione rafforzando però la sovranità industriale ed economica dell’Italia”.

Dazi e l’Europa

Davanti agli industriali la presidente del Consiglio ha parlato anche di dazi e Ue. “L’Europa abbia il coraggio di rimuovere quei dazi interni che si è autoimposta in questi anni”, ha chiesto la premier. “La mia amica Roberta Metsola ha detto che il Parlamento europeo è dalla nostra parte. Sarò onesta. Questo dipende dalle maggioranze che si formano di volta in volta, ma sicuramente tu sei stata dalla nostra parte e sei dalla nostra parte… E quindi grazie davvero”, le parole rivolte alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola presente tra gli ospiti in sala.

Ex Ilva, i programmi del governo

Sull’ex Ilva ”il governo continuerà a fare la sua parte e sono certa che ognuno farà la sua parte. C’è bisogno che tutti gli attori diano una mano e non ci siano attori che preferiscano mettere i bastoni tra le ruote: credo tutti comprendano cosa c’è in ballo”, ha puntualizzato Meloni.

Poi, concludendo il suo intervento: “Fuori dai nostri confini c’è una voglia d’Italia che troppo spesso noi siamo gli unici a non vedere. Fuori dai nostri confini vedono che l’Italia starà raddrizzando la rotta e parlano di noi. Ci vedono ora su alcune materie come un punto di riferimento. Fuori da questi confini c’è tanta gente che vuole lavorare con noi e stringere accordi internazionali. Il governo c’è. Non abbiamo paura di non essere all’altezza di quello che abbiamo ereditato, di quello che rappresentiamo”.

“Siamo pronti a continuare su questa strada con coraggio, con determinazione, ma anche con l’umiltà di non avere tutte le risposte a ogni domanda, perché si vince o si perde tutti insieme, senza paura di osare, di non perdere gli schemi, di scardinare le abitudini. Quindi sì, questa nazione ha bisogno ancora di fare tanto, però è una nazione che ha tutte, tutte le carte in regola per invertire la rotta. La prima cosa che noi dobbiamo fare è crederci”. Quindi, conclude tra gli applausi della platea Meloni, “pensate in grande, perché io farò lo stesso. Vi ringrazio”.

 

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di Lucio Meo - 27 Maggio 2025