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Il governo laburista sperimenta la castrazione chimica per risolvere il sovraffollamento delle carceri

Annuncio del governo laburista

Londra sperimenta la castrazione chimica per stupratori e pedofili: il dibattito infiamma la city

La misura, introdotta per combattere il sovraffollamento delle carceri, al via su base volontaria: ma non si esclude che in futuro possa diventare obbligatoria per gli autori di gravi crimini sessuali. Il ministro: "Il nostro obiettivo è proteggere le vittime e impedire recidive"

Politica - di Redazione - 22 Maggio 2025 alle 18:51

Il governo laburista britannico avvia la sperimentazione della castrazione chimica per autori di gravi reati sessuali per combattere il sovraffollamento delle carceri. Il progetto pilota, reso noto dal ministro della Giustizia Shabana Mahmood durante un intervento alla Camera dei Comuni, interesserà inizialmente 20 istituti penitenziari britannici.

Londra sperimenta la castrazione chimica per gravi crimini sessuali

Secondo quanto riferito dal ministro, la misura sarà avviata su base volontaria, ma non si esclude che in futuro possa diventare obbligatoria per determinate categorie di condannati. Una ipotesi, quella della eventuale obbligatorietà futura della misura già seguita in altri Paesi – tra cui gli Stati Uniti – sebbene nel Regno Unito questa possibilità sia stata già messa in discussione dalle organizzazioni per i diritti umani.

Il progetto pilota al via ma solo su base volontaria e in 20 carceri

«Si tratta di una sperimentazione necessaria per rafforzare la sicurezza pubblica e prevenire la recidiva nei casi più gravi di violenza sessuale», ha dichiarato Mahmood. «Il nostro obiettivo è proteggere le vittime e impedire che gli autori di questi reati possano tornare a colpire una volta rilasciati».

Non solo. Illustrando la misura e il progetto pilota al via su fase volontaria, il ministro ha affermato che la somministrazione di farmaci «per controllare l’eccitazione sessuale problematica» – ad esempio nei pedofili – sarebbe accompagnata da «interventi psicologici che affrontino altre possibili cause delle aggressioni, come l’affermazione di potere e controllo».

Cosa prevede la castrazione chimica

La castrazione chimica consiste nella somministrazione di farmaci ormonali che riducono drasticamente la libido e la capacità di compiere atti sessuali. Non si tratta di un intervento chirurgico, ma di un trattamento farmacologico reversibile, che agisce sopprimendo la produzione di testosterone.

Secondo i sostenitori della misura, il trattamento può rappresentare uno strumento efficace per ridurre la recidiva sessuale, soprattutto nei casi più gravi o patologici. Tuttavia, la castrazione chimica è oggetto di dibattito etico e legale da anni, con forti critiche da parte di organizzazioni per i diritti umani.

Reazioni contrastanti alla sperimentazione sulla castrazione chimica

La proposta non a caso ha immediatamente suscitato reazioni contrastanti nel mondo politico e nella società civile. Le associazioni a tutela delle vittime hanno accolto con favore l’iniziativa, definendola un passo avanti nella protezione dei soggetti più vulnerabili. D’altro canto, alcune organizzazioni per i diritti civili hanno espresso preoccupazioni sul potenziale utilizzo coercitivo del trattamento, temendo che l’obbligatorietà futura possa violare i diritti fondamentali della persona.

Verso un dibattito parlamentare

Intanto, il governo ha fatto sapere che, dopo la fase sperimentale, verranno condotte valutazioni cliniche e statistiche per determinare l’efficacia della misura. Il Parlamento sarà successivamente chiamato a discutere l’estensione obbligatoria del trattamento o eventuali modifiche legislative.

L’annuncio rappresenta uno dei provvedimenti più incisivi del nuovo corso laburista in materia di giustizia penale, e potrebbe segnare un cambiamento radicale nel trattamento dei reati sessuali nel Regno Unito. Il dibattito, come prevedibile, è appena iniziato.

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di Redazione - 22 Maggio 2025